FABRIANO (ANCONA) – I risparmi di una vita truffati da una banda di 10 persone, alcune extracomunitarie, che hanno fatto leva sul bisogno di interrelazione e di necessità di portare aiuto agli altri di una 50enne impiegata di Fabriano, che ha effettuato una serie di bonifici bancari per una somma complessiva di 180 mila euro da febbraio in poi, dopo essere stata adescata su Facebook da un sedicente “amico”.
Un profilo maschile, poi risultato falso, che periodicamente le chiedeva aiuti economici per svariate esigenze: viaggi, un figlio bisognoso di cure. A portare a una svolta è stato l’intuito del direttore della banca che non ha dato corso all’ennesimo bonifico e ha convocato la donna, permettendole di rendersi conto della vera e propria trappola emotiva in cui era caduta. Si è rivolta alla polizia e l’attività investigativa ha permesso di individuare 10 persone residenti in varie regioni d’Italia (Lombardia, Veneto, Campania, Sardegna) risultate intestatarie delle carte ricaricabili sulle quali la vittima aveva fatto confluire le sue sostanze e che sono state denunciate per truffa in concorso. Si tratta di persone non nuove a truffe dello stesso genere. Per quelli di origine extracomunitaria verrà proposta l’espulsione dal territorio nazionale.