Se ottenere oltre 20 mila voti, come hanno fatto Edy Tamajo (Fi) e Luca Sammartino (Lega-Prima l’Italia) è un’impresa, altrettanto da primato, e non così scontato da raggiungere, è riceverne zero. Sono cinque i candidati alle regionali – da Palermo a Catania – che non hanno ricevuto consensi. Insomma, neanche loro si sono auto-votati ma per qualcuno c’è una spiegazione.
A Messina sono Andrea Maugeri e Salvatore Turrisi, entrambi nella lista ‘Siciliani liberi’; a Catania Luisa Chifari, anche lei dei ‘Siciliani liberi’; a Enna Rosetta Germanà della lista ‘Giovani siciliani’ (uno dei simboli elettorali di Cateno De Luca). Ad Agrigento Giovanni Cappello dei ‘Siciliani liberi’ può ancora sperare di lasciare quota zero: mancano infatti i risultati definitivi di sei sezioni (504 su 510).
In realtà Cappello, Turrisi e Chifari erano candidati anche in altri collegi, dove è andata meglio: Chifari 44 voti a Palermo, Cappello 148 a Ragusa e Turrisi 37 a Enna. Altri sei candidati invece hanno ottenuto soltanto un voto (il loro, probabilmente): Marilena Salamone (Lega-Prima l’Italia) a Messina; Giuseppe Di Vincenti (Lega-Prima l’Italia) a Palermo; Mario Cosentino (Siciliani liberi) a Ragusa ma ne ha presi 7 a Caltanissetta. Singolare il caso di Antonio Norrito, candidato in tre collegi per i ‘Siciliani liberi’: a Catania ha ottenuto un voto, ad Agrigento un voto e Palermo 22.