RAGUSA – I carabinieri di Modica hanno eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di sette persone ritenute responsabili di aver messo in piedi una “casa dello spaccio” a conduzione familiare a Pozzallo. Per cinque degli indagati è stata disposta l’applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per uno l’obbligo di dimora nel comune di residenza e per una minorenne il collocamento in comunità. Tre le donne coinvolte nell’organizzazione.[fvplayer id=”240″]
L’indagine, denominata “The family”, condotta con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Ragusa e dalla Procura per i Minorenni di Catania, ha consentito di documentare circa tremila cessioni, anche a minorenni, nell’arco di pochissimi mesi, tra maggio e luglio dell’anno scorso. Esclusivamente droghe pesanti come eroina e metadone venivano confezionate al minuto e vendute a centinaia di giovani che si recavano, presso l’abitazione dei ‘clienti’.
L’intera famiglia coinvolta, che si approvvigionava dello stupefacente a Palermo da un fornitore nigeriano, anche lui arrestato, guadagnava centinaia di euro al giorno. Uno degli indagati percepiva anche il reddito di cittadinanza: il danno all’Erario sarebbe di 7 mila euro circa. Nel corso dell’indagine era stato effettuato un arresto in flagranza con il sequestro di circa 110 grammi di eroina e 200 ml di metadone.