LONDRA – Ore convulse nel Regno Unito dopo le dimissioni lampo di Liz Truss, rimasta in carica come premier per un mese e mezzo. Ben Wallace, ministro della Difesa britannico, si è chiamato fuori stamattina dalla corsa per la successione come leader Tory e futuro primo ministro del Regno Unito. Corsa nella quale ha detto di essere “orientato” a sostenere invece l’opzione di un ritorno in sella di Boris Johnson, a patto che l’ex premier “risponda” in modo convincente ad “alcuni interrogativi” rimasti aperti in relazione al cosiddetto scandalo del Partygate e ad altre vicende che sono state alla base delle dimissioni impostegli obtorto collo tre mesi fa.
Sostenitore della permanenza dell’Ue – a differenza di Johnson – al referendum sulla Brexit del 2016, Wallace aveva in seguito accettato e sposato quel risultato fino a diventare capo della vittoriosa campagna lanciata da Boris per la leadership del 2019. Un ruolo che non gli ha fatto perdere tuttavia l’immagine di figura super partes nel Partito conservatore, dove si è costruito una reputazione da esperto di sicurezza e difesa anche in forza del suo passato da ufficiale di carriera dell’esercito, consolidata poi nel ruolo di ministro della Difesa (ricoperto sia con Johnson sia con Truss) e di garante della linea dura di Londra contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.