Catania è la città più cara d’Italia per fornitura d’acqua e servizi connessi all’abitazione, Trapani per gli alberghi. I dati sono quelli dell’Unione nazionale consumatori, che ha condotto uno studio sugli ultimi numeri Istat relativi al mese di settembre, analizzando tutti i rincari di ogni città e stilando la classifica completa di quelle con i maggiori rialzi annui per quanto riguarda cibo e bevande, acqua e rifiuti, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi.
Palermo è invece seconda per i prezzi dei ristoranti, dietro Cosenza. Per quanto riguarda i servizi vari connessi all’abitazione (ossia fornitura acqua, raccolta rifiuti e spese condominiali), se in Italia l’inflazione tendenziale di settembre è bassa, +1,8%, a Catania è più di 9 volte tanto, +16,4%. Al 2° posto Bolzano con +12,4%. Ben 21 città sono invece in deflazione. La più virtuosa Reggio Emilia (-4,5%), al 2° posto Perugia (-3,6%), al 3° Caltanissetta (-3,3%). Per gli hotel Trapani guida la classifica con un +45,5%, davanti a Milano (+43,8%) e Venezia (+34,2%).