SIRACUSA – Ha rigettato tutte le accuse il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, arrestato nei giorni scorsi. Questa mattina si è presentato davanti al gip del tribunale di Siracusa per l’interrogatorio di garanzia. Accompagnato dal suo legale, l’avvocato Ezechia Paolo Reale, il primo cittadino accusato di istigazione alla corruzione, tentata concussione, concussione, falsità materiale e ideologica in atti pubblici ha risposto in oltre un’ora e mezza alle domande del gip e del pm dando la sua versione sui suoi rapporti con le grandi aziende del polo petrolchimico, gli imprenditori e i funzionari comunali che sarebbero stato oggetto di “pressioni e minacce”.
Gianni ha detto che non avrebbe minacciato ma nell’ambito della sua attività politica avrebbe chiesto attenzione nei confronti dei priolesi e delle società del territorio purché il personale e le imprese fossero qualificati. Nessuna minaccia ai funzionari del Comune – ha osservato il 77enne -, ma solo un conflitto nato per la scarsa competenza dei dirigenti. Gianni è tornato agli arresti domiciliari, ma l’avvocato Reale ha preannunciato ricorso al Tribunale del riesame.