ENNA – “Sono stato minacciato”. Il francescano Rosario Buccheri, cappellano del carcere di Enna arrestato mentre consegnava un panetto di hashish a un detenuto, si è giustificato così nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi a Enna davanti al gip. Le spiegazioni non hanno convinto il giudice, che ha convalidato l’arresto. Resta dunque in carcere il 59enne ex carabiniere ordinato frate nel 2002, con un precedente per furto di materiale militare, beccato dalla polizia penitenziaria mentre consegnava 80 grammi di hashish a un detenuto.
Il prete ha raccontato che sarebbe stato avvicinato da persone che non conosceva e minacciato. “Si renda disponibile”, gli avrebbero detto minacciandolo. “Ho fatto una stupidaggine – ha detto Buccheri ai magistrati -, avrei dovuto infornare i miei superiori “. Il frate, che è stato prontamente sospeso dall’ordine dei Francescani, ha spiegato che quei 35 mila euro in contanti, ritrovati nella sua cella del convento, sarebbero tutti tracciabili, in parte proventi di una donazione familiare. Sul fronte delle armi, tra le quali un fucile a canne mozze e una pistola calibro 38 con matricola abrasa, il frate è stato meno collaborativo raccontando di averle avuto in dono da un amico palermitano di cui però non ha voluto svelare il nome.
Al vaglio degli inquirenti anche i pizzini trovati nell’abitazione del frate, con indicazioni chiare su a chi, ex detenuti, avrebbero potuto rivolgersi se avessero avuto bisogno di aiuto.