AVOLA (SIRACUSA) – La polizia di Avola ha notificato 5 avvisi di conclusione delle indagini preliminari dopo aver fatto luce su diversi incendi boschivi che hanno flagellato le colline Avola, sottoposte a vincolo naturalistico. L’operazione Hybla è stata avviata in seguito al rogo doloso del 14 agosto del 2020, che ha esposto a grave pericolo anche le case di Avola Antica.[fvplayer id=”225″]
Sono stati individuati pure i responsabili di altri 3 gravi incendi boschivi dolosi, tra i quali quello del 2014 che ha interessato oltre 90 ettari di terreno della riserva naturalistica dei laghetti di Cavagrande, che ha comportato il divieto di accesso alla nota area a causa del pericolo di frane o smottamenti, e quello del giugno 2021. Il pm titolare dell’indagine ha formulato 4 capi di imputazione nei confronti 4 uomini avolesi, rispettivamente di 38, 44, 58 e 83 anni, di cui tre dediti alla pastorizia e uno interessato alla gestione di un parcheggio privato per i turisti che si recano nella zona a visitare le bellezze naturalistiche.
Un quinto uomo, dipendente del Comune di Avola, nella sua qualità di responsabile di un ufficio comunale, è indagato per aver omesso di predisporre e di sottoporre al Consiglio comunale la delibera per l’aggiornamento del “catasto degli incendi boschivi”, finalizzato proprio a limitare gli interessi economici sulle aree già percorse dal fuoco, e a permettere la naturale ricostituzione della vegetazione.