ROMA – Ignazio La Russa, siciliano di Paternò, è il nuovo presidente del Senato con 116 voti (su una maggioranza di 104). Sessantacinque le schede bianche mentre due voti sono andati a Liliana Segre, che presiede l’Aula, e altrettanti per Calderoli. Le schede bianche sono state 66. La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama. L’esponente di FdI ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa. Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione. “Non ci crederete ma non l’ho preparato minimamente un discorso ma certamente prima dei ringraziamenti, che sono abituali e sentiti, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votano e quelli che si sono astenuti e se mi consentite quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra”, ha detto La Russa in Aula, dove prima del voto si sono registrati momenti di tensione con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Da quanto si è potuto vedere da un video, La Russa si è avvicinato al Cav che era seduto sui banchi del suo partito: dopo un breve scambio, l’ex premier ha sbattuto i pugni sul banco mandandolo a quel paese.
Il siciliano Ignazio Benito Maria La Russa classe ’47, nato a Paternò, è dunque il nuovo presidente del Senato per la XIX legislatura dopo che, fino a ieri, sempre a palazzo Madama, ha vestito i panni di vicepresidente. In quanto alla politica è figlio d’arte: il padre Antonio, nel dopoguerra fu senatore del Movimento Sociale Italiano. Si racconta che il primo palco Ignazio lo abbia calcato a dieci anni, proprio accanto al papà. L’impegno in prima persona arriva nei lontani anni ’70 quando milita nel Fronte della gioventù. L’avvocato La Russa si laurea all’università di Pavia e precedentemente studia in un collegio a San Gallo, in Svizzera. Uno dei suoi incarichi più importanti è stato quello di difensore civile nel processo per l’omicidio di Sergio Ramelli, militante del fronte della gioventù ucciso a Milano nel 1975. Ha una sorella, Emilia, e due fratelli: Romano, ex europarlamentare, e Vincenzo, avvocato e parlamentare.
Arriva in parlamento con il Movimento sociale nel ’92 e vi rimane ininterrottamente per 9 legislature. Durante la svolta di Fiuggi nel 1995, è in prima linea nella fondazione di Alleanza Nazionale, guidata da Gianfranco Fini. E’ poi ministro della Difesa nel governo Berlusconi IV dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011. Un anno dopo, il 17 dicembre 2012, annuncia la sua uscita dal Popolo della Libertà e fonda il partito Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Nel 2013 entra a Montecitorio con FdI. Dopo 26 anni trascorsi ininterrottamente alla Camera dei deputati (dal 1992 al 2018), alle elezioni politiche del 2018 viene candidato al Senato della Repubblica, nel collegio uninominale Lombardia per la coalizione di centro-destra in quota Fratelli d’Italia, e viene eletto senatore con il 44,52% delle preferenze. Il 28 marzo 2018 viene eletto vicepresidente del Senato della Repubblica con 119 voti. Personaggio poliedrico, caratterizzato dalll’immancabile pizzetto e dal marcato accento siciliano. Appassionato di calcio, sempre fedele al suo grande amore per l’Inter. Famoso per avere la battuta facile, non rinuncia mai alla frase ironica e scherzosa neanche quando siede sullo scranno dell’Aula del Senato come vice presidente. Ha fatto da doppiatore nel cartone animato I Simpson nell’episodio intitolato “Dolce e amara Marge”. Ignazio la Russa è sposato con Laura De Cicco da più di trent’anni. Dalla loro unione sono nati tre figli: Antonino Geronimo, Leonardo Apache e Lorenzo Cochis.