VITA (TRAPANI) – La Direzione Investigativa Antimafia, ha eseguito un decreto di sequestro anticipato emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani nei confronti di Francesco Isca, imprenditore di Vita che opera nel settore dei lavori edili e della produzione e commercializzazione di calcestruzzo. Il valore del sequestro ammonta a 800 mila euro. L’attività fa seguito a un precedente provvedimento ablativo del valore di oltre 12 milioni di euro eseguito nei confronti dello stesso imprenditore, disposto dal Tribunale di Trapani su proposta del direttore della Dia.[fvplayer id=”284″]
Per l’imprenditore il Tribunale ha rilevato una ‘pericolosità sociale’ connessa con i legami intrattenuti con esponenti della criminalità organizzata di Vita. Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe ottenuto sia le risorse finanziarie per avviare e alimentare le proprie aziende, sia la ‘copertura’ mafiosa per espandersi sul mercato, imponendosi nei lucrosi affari legati alla realizzazione delle grandi opere pubbliche a danno delle imprese concorrenti alterando, così, il corretto funzionamento del libero mercato e violando le regole della leale concorrenza.
Tra i beni posti sotto sequestro c’è un complesso residenziale abusivo, composto da circa 300 mq coperti e un’area con piscina di circa 60 mq, costruito nel comune di Salemi, in un luogo del quale risulta censito un magazzino di appena 38 mq. Ma anche una quota di terreno insistente nel Comune di Calatafimi-Segesta e due ville in corso di costruzione nel Comune di Paceco. Per i presunti reati di abuso edilizio è scattata anche la segnalazione presso la Procura di Marsala.