Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Giorgia Meloni l’incarico di formare il governo. La leader di Fratelli d’Italia ha accettato senza riserva e ha presentato l’elenco dei ministri. Sarà la prima donna premier nel nostro Paese. Il giuramento del nuovo governo si terrà domani mattina alle ore 10.
Ecco le nuove cariche: ci sono due siciliani, Nello Musumeci e Adolfo Urso (nato a Padova ma di famiglia isolana). Sottosegretario alla presidenza del consiglio: Alfredo Mantovano. Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani. Pubblica amministrazione: Gilberto Pichetto Fratin. Affari regionali e le autonomie: Roberto Calderoli. Sud e politiche del mare: Nello Musumeci. Natalità, famiglia e pari opportunità: Eugenia Roccella. Disabilità: Erika Locatelli. Affari esteri e cooperazione internazionale: Antonio Tajani (vicepremier). Interno: Matteo Piantedosi. Giustizia: Carlo Nordio. Difesa: Guido Crosetto. Economia e finanze: Giancarlo Giorgetti. Sviluppo Economico: Adolfo Urso. Agricoltura e sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida. Ambiente e sicurezza energetica: Paolo Zangrillo. Infrastrutture: Matteo Salvini (vicepremier). Lavoro e politiche sociali: Marina Calderone. Istruzione e merito: Giuseppe Valditara. Università e ricerca: Annamaria Bernini. Cultura: Gennaro Sangiuliano. Salute: Orazio Schillaci. Turismo: Daniela Santanché. Sport e giovani: Andrea Abodi. Affari europei e attuazione del Pnrr: Raffaele Fitto.
Dunque incarico prestigioso per Musumeci, presidente della Regione siciliana nella legislatura appena conclusa. Il 67enne, bancario e giornalista pubblicista, è uno dei volti storici della destra in Sicilia degli ultimi trent’anni. Giovane presidente della Provincia di Catania eletto con il Msi nel 1994, è rimasto alla guida dell’ente per due mandati. Pochi mesi dopo è diventato anche europarlamentare ed è stato rieletto nelle due successive tornate Europee del 1999 e del 2004. È stato anche coordinatore regionale di Alleanza nazionale, partito che ha lasciato nel 2005 in polemica con Gianfranco Fini, fondando il movimento regionale Alleanza siciliana.
Alla guida di questo nel 2006 si è candidato a Palazzo d’Orleans contro Totò Cuffaro e il centrodestra, ma non è stato eletto. Sottosegretario di Stato alle Politiche del Lavoro nel quarto governo Berlusconi nel 2011. Nel 2012 ha ritentato l’avventura alla presidenza della Regione ed è stato sconfitto da Rosario Crocetta, candidato del centrosinistra. Nella stessa legislatura a Sala d’Ercole è stato eletto presidente della commissione regionale Antimafia. Negli stessi anni ha lanciato il movimento siciliano #Diventerabellissima dalla citazione di una frase di Paolo Borsellino. Nel 2017 è stato eletto governatore della Sicilia, incarico per il quale ha deciso di non ricandidarsi a settembre scorso per favorire l’unità del centrodestra siciliano, quindi è stato eletto senatore della Repubblica alle politiche del 25 settembre.