Dopo il caso dei wurstel, seguito da quello dei tramezzini al salmone, un nuovo allarme per “possibile presenza di listeria monocytogenes”, batterio comune che può provocare tossinfezioni alimentari gravi, riguarda i pancake al cioccolato con marchio Bernard Jarnoux Crepier. L’azienda, come si legge sul sito del Ministero della Salute, ha disposto il richiamo dal mercato di alcuni lotti con la raccomandazione “di non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita”. Mentre i decessi confermati restano 4 ma su un quinto sono ancora in corso indagini.
Ad accendere i riflettori su questo batterio era stato il caso dei wurstel di pollo dell’Azienda Tre Valli, che aveva avviato “una procedura volontaria di ritiro di alcuni lotti di concerto con le Autorità Competenti”. Quindi la scorsa settimana sotto la lente sono finiti due lotti di tramezzini del marchio Allegri Sapori. Ora invece l’attenzione si sposta sui pancakes di un’azienda con sede a Lamballe, in Francia, che il 6 ottobre ha disposto il richiamo del lotto 256 per rischio microbiologico.
Sono i formaggi molli con muffa (come Brie, Camembert e gorgonzola), secondo l’Istituto Superiore di Sanità, gli alimenti più a rischio listeria. Seguono i tipi di paté di carne, il latte crudo, il salmone affumicato, i cibi poco cotti, ma anche la frutta e la verdura. La malattia si manifesta in genere con una forma febbrile gastroenterica, ma in alcuni casi può portare a forme gravi con setticemia, meningite, encefalite. Il rischio è maggiore nelle persone immunocompromesse, neonati, donne in gravidanza o negli anziani. Erano anziane le 3 persone, i cui decessi sono stati accertati dal 2020 ad oggi e che (come ha spiegato il ministero della Salute) sono avvenuti a dicembre 2021, marzo 2022 e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. A questi si aggiunge un 75enne deceduto al Cardarelli di Campobasso il 7 ottobre. Mentre sono ancora attesi i risultati degli esami sul decesso di un 83enne, morto a fine settembre nell’ospedale di Alessandria.
Quello in corso non è il primo allarme. “Nel 2018, alcuni prodotti surgelati sono stati coinvolti in diversi casi di listeriosi in Ue”, precisa Umberto Agrimi, direttore Sicurezza alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). L’attenzione nei confronti della listeria “è stata rafforzata a luglio 2022, in seguito all’aumento dei casi, in alcune regioni italiane, legati al ceppo ST155”. Imparare a ‘gestire bene’ gli alimenti e il frigorifero è il modo migliore per difendersi da questo batterio “che resiste poco al calore”. Non conservare per più giorni alimenti cotti in frigorifero, se lo si fa è meglio conservarli in contenitori chiusi, ben separati da quelli crudi, e scaldarli ad alte temperature prima di mangiarli”.