La Commissione Ue ha dato via libera ad aiuti per 292,5 milioni di euro destinati alla realizzazione di un impianto per la produzione di semiconduttori da parte della STMicroelectronics a Catania. I fondi verranno utilizzati dall’Italia nell’ambito del Pnrr. L’operazione rafforzerà la sicurezza degli approvvigionamenti europei nel campo dei semiconduttori e si inserisce nel contesto delle azioni previste dall’European chips act.
Nell’annunciare il via libera all’operazione la commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager ha sottolineato come consentirà di rafforzare la catena di fornitura dei semiconduttori, elemento essenziale per garantire la transizione verde e digitale. Inoltre, ha aggiunto la commissaria, consentirà la formazione di personale altamente qualificato limitando la distorsione della concorrenza.
“Oggi è finalmente ufficiale – dice il sindacato Fismic Catania, per voce del segretario generale Saro Pappalardo -: il management ha comunicato a noi e alle altre organizzazioni sindacali che il nuovo stabilimento che sta sorgendo vicino Maristaeli conterrà, oltre alla linea pilota già comunicataci in precedenza, anche la linea produttiva. Questo ci assicura volumi, leadership e crescita tecnologica e occupazionale. Bellissima notizia quindi per i lavoratori e per il territorio etneo. In questo modo la ST di Catania sarà ancora più forte e radicata e tutti noi possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo. Adesso saranno fondamentali i tempi di completamento dell’impianto, che auspichiamo siano i più veloci possibili, e le assunzioni da realizzare che devono assolutamente passare dalla stabilizzazione di tutti i lavoratori utilizzati in questi anni con contratti a tempo determinato”.
Per la Ugl etnea “la conferma da parte del presidente e ceo di STMicroelectronics, Jean-Marc Chery, di proseguire a Catania con l’investimento da 730 milioni di euro, per l’apertura di un impianto di produzione di substrati di carburo di silicio e linea pilota per la realizzazione di carburo di silicio a 8 pollici, è un fatto di assoluta rilevanza. Questo a riprova che la multinazionale della microelettronica vuol continuare a puntare su Catania e sulla sua Etna valley. Siamo ben felici che, non appena verranno ultimati i lavori, a operare nel nuovo stabilimento saranno circa 700 nuove unità, assunte nel corso dei prossimi 5 anni, e non nascondiamo il desiderio di vedere tra questi anche i lavoratori cosiddetti ‘summer job’, recenti e storici, che meritano una nuova possibilità di occupazione essendo già comunque formati”.