CATANIA – Un uomo di 38 anni è stato arrestato dai carabinieri a Catania con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una delle figlie, di 14 anni, e della moglie. Sarebbe stata la ragazzina a confidarsi con una insegnante per paura di essere rimasta incinta; a lei avrebbe raccontati gli abusi che subiva da quasi un anno. “Professoressa, mio padre fa come il fidanzato”, avrebbe detto all’insegnante, che ha avvertito i carabinieri e dato così via a una inchiesta.
La ragazza, assistita da uno psicologo, ha confermato le accuse davanti al pm. Il gip di Catania, accogliendo le richiesta della Procura, ha disposto l’arresto dell’uomo, padre di altri quattro figli. Emergono anche le violenze nei confronti della moglie, che sarebbe stata costretta a rapporti sessuali anche sotto la minaccia di coltelli affilati. “Il mio assistito si dichiara del tutto innocente – dice il legale Francesco Marchese -. L’unica cosa che posso dire è che, leggendo l’ordinanza di custodia cautelare, ho colto numerose contraddizioni nei racconti delle persone offese. In questi casi il silenzio è d’obbligo per un difensore perché ci sono persone offese e un uomo è in carcere”.
Dal canto suo la Procura sottolinea che “gli accertamenti dei carabinieri sono stati fondamentali per dimostrare la freddezza e la mancanza di qualsivoglia inibizione da parte del ‘genitore carnefice’, che aveva sempre contrastato i tentativi delle vittime di far emergere con i familiari quanto di torbido stesse accadendo. Invece di desistere o di comprendere la gravità dei propri gesti, l’uomo aveva invece fatto credere ai parenti che le confessioni della figlia e della convivente fossero semplicemente il frutto della loro immaginazione e talvolta addirittura di ‘un sogno'”. Subito dopo la denuncia, la madre e tutti i figli minorenni sono stati collocati in una casa protetta.