Il Consiglio dei ministri ha anticipato di due mesi lo stop all’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie: potranno rientrare al lavoro da domani, anziché da gennaio. Resta invece l’obbligo delle mascherine negli ospedali e Rsa fino al 31 dicembre per lavoratori, utenti e visitatori. I provvedimenti ai quali il nuovo governo ha dato il via libera sono stati spiegati dalla premier Giorgia Meloni e il ministro della Salute Orazio Schillaci: l’obiettivo è quello di riattivare al più presto i circa 4 mila medici sospesi perché non vaccinati contro il Covid, per colmare le carenze di personale che in varie Regioni stanno mettendo in ginocchio ospedali e servizi sanitari.
L’anticipo della fine dell’obbligo vaccinale, già scaduto lo scorso 15 giugno per le altre categorie, ha chiarito Schillaci, “è motivato innanzitutto dal quadro epidemiologico che oggi è mutato: l’impatto del Covid sugli ospedali continua a essere limitato e c’è una diminuzione dell’incidenza dei casi”.
Altra decisione presa oggi, attraverso una nuova ordinanza firmata da Schillaci in mattinata, quella della proroga dell’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie, obbligo in scadenza il 31 ottobre. Una questione che ha suscitato accese polemiche nei giorni scorsi. Ma oggi il titolare della Salute ha precisato che “mai abbiamo pensato di non andare in questa direzione, condivisa anche con il primo ministro, e non c’è alcun ripensamento”. Schillaci ha anche fatto riferimento a “quella che è stata l’importanza dei vaccini nel contrasto alla pandemia” ed ha ringraziato medici e operatori che “in questi anni si sono prodigati contro il Covid”.