CATANIA – Di cuore artificiale si parla ancora poco nei media, fatta eccezione per la cronaca degli interventi che stanno segnando la storia della medicina in sala operatoria. Ma per gli specialisti siciliani è arrivato il momento di fare il punto sui Vad, i dispositivi di assistenza ventricolare usati quando non si può ricorrere al trapianto. Anche le miocarditi sono tornate all’ attenzione degli specialisti: la novità è che possono insorgere anche a seguito dell’ infezione o addirittura del vaccino anti Covid.
Sono solo due fra i temi più caldi affrontati nel corso della due giorni di congresso internazionale su “La cardiologia nell’era post Covid tra antiche problematiche e nuovi orizzonti” organizzato dal dottor Giuseppe Leonardi, cardiologo responsabile dell’ambulatorio dello Scompenso cardiaco del Policlinico Catania (responsabile scientifico). Riunitosi a Taormina, il gruppo di lavoro ha anche affrontato le novità internazionali relative alla rivoluzione della telemedicina; lo stesso Leonardi ha già realizzato un nuovo software in grado di comunicare con tutti i device digitali, smartwatch compresi, e di effettuare tele visite rimanendo a casa
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“I pazienti anziani gradiscono il contatto diretto e continuativo con lo specialista – ha detto Leonardi – pur rimanendo a casa e mantenendo lo stesso riferimento medico e infermieristico. I dati che si ricevono da bilance e sfigmomanometri, dagli smartwatch o da qualunque altro device, compresi sensori della grandezza della moneta di due euro che si applicano con cerotti in nanotecnologia, grazie a questo software ci permettono una gestione multiparametrica dei pazienti a domicilio. Ci stiamo proiettando nel futuro più prossimo per correggere e prevenire i ricoveri in ospedale”.
Anche il “Registro della genetica delle cardiomiopatie” è una novità che parte da Catania ma che è pronta a fare la differenza in Sicilia e in Italia. L’obiettivo è quello di dimostrare che le cardiomiopatie a coronarie libere sorgono su base genetica, e non, come si è sempre pensato, in conseguenza delle miocarditi. La proposta di Leonardi, che ha presentato i dati raccolti dal suo progetto, ha trovato riscontro nell’Anmco nazionale (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) ed è stata accettata per essere inclusa nel prossimo studio nazionale sullo scompenso cardiaco promosso dalla stessa società scientifica. La ricerca vedrà anche la collaborazione dell’Università di San Diego, oltre che dei centri nazionali.