SCIACCA (AGRIGENTO) – Alieu Kamassa ha 24 anni, è originario del Gambia, ed è sbarcato in Sicilia nel 2015, dopo avere attraversato il Mediterraneo insieme a un gruppo di connazionali a bordo di un gommone. Marco Cosentino di anni ne ha 22, è di Caltanissetta, proviene da una situazione familiare particolarmente difficile. Si sono conosciuti a Sciacca, dentro la comunità alloggio gestita dalla cooperativa sociale Arcobaleno. È stato là che sono diventati grandi amici. Adesso sono anche soci in affari.
È stata inaugurata ieri sera, con tanto di benedizione dell’arciprete locale Giuseppe Marciante, la gelateria caffetteria di cui entrambi sono titolari, in via Emilio Ravasio, in pieno centro abitato. “Abbiamo realizzato il nostro sogno, d’altronde sognare non ci ha mai fatto paura”, dice Alieu. Che, una volta giunto a Sciacca, 7 anni fa, ha voluto compiere con determinazione tutti i passi necessari verso l’integrazione, studiando (dopo il corso di alfabetizzazione si è diplomato ragioniere) e, poi, lavorando (la mattina in un’industria ittico conserviera, il pomeriggio in giro per le pescherie dell’hinterland a distribuire pesce di Sciacca alla guida del furgone di un’azienda ittica locale). Adesso Alieu è in attesa di potere ottenere anche la cittadinanza italiana.
“Questo investimento è il mio riscatto personale”, spiega Marco. Che ha nel lavoro la sua stella polare, avendo fatto il cameriere in bar e pizzerie e accumulando esperienze in fabbrica nel Friuli e in Inghilterra. I due amici hanno investito i loro risparmi, che sono riusciti a mettere da parte con il lavoro. “Bisogna essere previdenti, sbaglia chi spende tutto quello che guadagna”, aggiunge il giovane originario del Gambia.
“Giovani anagraficamente, ma molto maturi nello spirito”, dice Lillo Cucchiara, il loro tutor all’interno della comunità alloggio. Che si è accorto della loro voglia di darsi da fare, aiutandoli nella loro impresa, occupandosi di tutti i necessari adempimenti burocratici necessari per l’apertura della loro attività commerciale. “Hanno puntato a crearsi un loro futuro, hanno sempre avuto la voglia di non dipendere dagli altri, sono orgoglioso di loro”, sostiene commosso Cucchiara.
“Per noi l’aiuto di Lillo è stato fondamentale, io se potessi lo chiamerei papà”, dice Marco. Sul dibattito riguardante gli approdi dei migranti Alieu ha un’opinione chiarissima: “Tutto il mondo è paese, ovunque ci sono persone perbene e persone cattive, è sempre sbagliato generalizzare”.