CATANIA – “Ringrazio Catania per questo riconoscimento, sono molto contento di ritornare per la seconda volta in questa terra magnifica e accogliente, della quale porterò un bel ricordo. Ho anche molta curiosità di vedere come sarà rappresentato in teatro quello che ho scritto, ‘I racconti della peste’, ispirandomi a Boccaccio”. Così ha detto lo scrittore peruviano, Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la letteratura, ritirando al Comune etneo il premio ‘Elefantino d’argento’.
“Oggi Catania si onora di accogliere una personalità illustre, premio Nobel per la letteratura – ha affermato il commissario straordinario dell’Ente, Federico Portoghese – offrendomi l’opportunità prestigiosa di consegnare, nella qualità di sindaco, l’Elefantino d’argento a un maestro simbolo della cultura mondiale. Invito le nuove generazioni, spesso tentate da una diffusa superficialità a guardare all’arte del maestro Vargas Llosa che ha affrontato con la sua produzione diverse tematiche con una scrittura di spessore e una profondità che rappresentano un faro non solo nel mondo della letteratura”.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Consiglio di amministrazione dello Stabile etneo, presieduto da Rita Gari Cinquegrana, e il direttore artistico del teatro, Luca De Fusco, che ospita la prima in Italia dello spettacolo ‘I racconti della peste’, tratto da una sua opera del 2015.