CATANIA – “Da sempre il centrodestra punta sul ponte sullo Stretto”. Nella prima intervista da ministro del Sud, Nello Musumeci nella trasmissione ‘Il punto’ in onda domani sera su Telecolor ha affrontato principalmente due argomenti: quello dei migranti e quello del collegamento tra Sicilia e Calabria. “L’importante è che le merci e le persone possano attraversare velocemente quei tre chilometri – dice l’ex governatore -. Il ponte è una sfida anche storica, se ne parla da oltre 130-140 anni ma oggi è diventata un’esigenza sulla quale non si può più obiettare. Pesino l’Ue è convinta e consapevole di questa necessità”.
Per quanto riguarda i migranti “il problema può essere una risorsa se gestito in un contesto di legalità e non può essere affidato a un solo Stato membro. Non è un episodio, sono oltre dieci gli anni in cui in Sicilia, e non solo, approdano questi disperati nostri dirimpettai per i quali bisogna avere assoluta solidarietà. Se una persona sta annegando va soccorsa sempre e in qualunque luogo, il problema si pone subito dopo il soccorso. Questa persona quale sorte avrà? E’ un tema che abbiamo posto all’Ue. Le persone soccorse in mare dalle ong non dovrebbero mai arrivare in quel punto del Canale di Sicilia perché non dovrebbero mai partire alimentando la politica dei trafficanti di carne umana”.
Per il ministro è in “Africa che bisogna intervenire; è lì che l’Europa deve creare le condizioni affinché i profughi vengano sottratti al mercato dei trafficanti. Certo, non si può restare insensibili a questo flusso che ha fatto del Mediterraneo un cimitero senza croci. Non è possibile che gli Stati dell’Ue si girino dall’altra parte e si permettano di accusare l’Italia di essere insensibile. La Francia ha ricollocato poco più di un centinaio di migranti eppure alza la voce. L’Italia, solo in questo anno, ne ha dovuti accogliere novantamila”.
Per Musumeci “quello che è accaduto al porto di Catania nei giorni scorsi, quando le forze dell’ordine hanno saputo applicare secondo le linee del governo il criterio della umanità e della fermezza al tempo stesso, è accaduto in altri porti del Sud Europa. Ma l’Italia non può essere lasciata sola, come ribadito, e sono contento, dal Santo Padre. Se tutti i paesi europei con regole precise facessero il loro lavoro – conclude Musumeci – sono convinto che il flusso dei migranti sarebbe regolare e i trafficanti di droga e di carne umana finirebbero nell’unico luogo in cui meritano di finire, che è il carcere”.