Le città siciliane sono poco green. A svelarlo, senza grande meraviglia a dire il vero, è la classifica di Ecosistema Urbano 2022, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, che analizza le performance ambientali di 105 Comuni. Lo studio tiene conto di 18 indicatori in 6 aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia. La graduatoria finale che ne viene fuori boccia implacabilmente l’Isola con Palermo e Catania rispettivamente penultima e ultima.
Le due realtà siciliane rispetto allo scorso anno si scambiano le posizioni, ma non riescono a invertire la rotta. E nel 2021, l’anno che doveva segnare la ripresa post Covid, si confermano paralizzate da alcune emergenze ormai croniche e incapaci di dare risposte alle criticità. A Catania i dati peggiori riguardano il traffico, con un alto numero di auto circolanti (79 ogni 100 abitanti), la produzione di rifiuti e la raccolta differenziata, e, infine, la dispersione di acqua potabile. A Palermo colpisce in negativo il 15,4% della raccolta differenziata, così come la scarsa diffusione delle rinnovabili e i numeri elevati delle concentrazioni di biossido di azoto. In Italia, dove la nuova regina green è Bolzano, Cosenza è l’unica città del Sud a entrare anche quest’anno nella top ten della graduatoria piazzandosi quinta.