PALERMO – Nelle Madonie, a Isnello, sorgerà una piccola Stonehenge. Si chiama così il sito inglese composto da un complesso circolare di pietre colossali (megaliti) creato in epoca preistorica. Si pensa che fosse, già allora, un osservatorio astronomico. La sua riproduzione a Isnello è ora ispirata al fatto che proprio qui si trova il Gal Hassin, uno dei più importanti osservatori astronomici d’Europa a cui era molto legata Margherita Hack.
Uno dei promotori più convinti del progetto della nuova Stonehenge è Jacopo Fo, attore, regista, scrittore, fumettista. Le caratteristiche del sito sono state così descritte dallo stesso Fo: “Apposite scanalature nelle pietre indicheranno il punto del cielo nel quale il sole tramonta ai solstizi, la posizione della luna e di alcune stelle e pianeti in determinati giorni dell’anno, ricostruendo così un osservatorio astronomico antichissimo”.
Il punto in cui il “nuovo” antico osservatorio sorgerà è molto vicino al Gal Hassin. Ma non saranno usati megaliti originali. Le grandi pietre saranno create, dice il sindaco Marcello Catanzaro, con l’assemblaggio di materiali di riciclo. I pezzi saranno poi trattati in modo da assumere le forme e l’aspetto di pietre antiche. In questo modo si ritroveranno, uno accanto all’altro, l’osservatorio astronomico moderno e il modello di quello preistorico. La nuova Stonehenge fa parte di un progetto più ampio, Itinera, finanziato con i fondi del Pnrr, che prevede la creazione di una nuova area per l’osservatorio, la ristrutturazione di una chiesa, un “percorso filosofico”, il recupero di un edificio di interesse storico.