La prima pietra virtuale per realizzare il ponte sullo Stretto è stata posta a tarda notte durante una riunione fiume del Consiglio dei ministri. Per riavviare il progetto dell’infrastruttura che collegherà stabilmente la Sicilia con il continente è stata prevista la riattivazione della società “Stretto di Messina Spa”, attualmente in liquidazione. Lo ha reso noto il ministero dell’Economia e delle Finanze. Il governo nazionale fa sul serio e dopo il vertice con i presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria, Schifani e Occhiuto, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha portato in Consiglio dei Ministri il primo atto ufficiale per ridare slancio al ponte sullo Stretto, uno dei cavalli di battaglia elettorali del centrodestra. Il ministro Salvini ha anche dettato i tempi: due anni per l’inizio dei lavori.
“Bene così”, ha detto il sindaco di Messina, Federico Basile. “Siamo sempre stati d’accordo – ha detto il primo cittadino – ma dobbiamo essere coinvolti nelle scelte, Governo e Regione Sicilia dialoghino con noi”. Sull’importanza dell’opera sembra avere le idee chiare il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi. “Il ponte sullo Stretto lancerebbe di nuovo l’industria italiana a livello mondiale sul settore edile delle costruzioni dove siamo stati per tanti decenni leader e dove purtroppo iniziamo a perdere terreno. Credo che il ponte sia una grande sfida e un grande Paese deve accettare le grandi sfide; purtroppo quando sono stati fermati i cantieri è stato un grandissimo errore perché ha bloccato lo sviluppo del Mezzogiorno”.