E’ stato recuperato dalle squadre dei vigili del fuoco il corpo senza vita del pilota del caccia militare Eurofighter del 37esimo stormo, precipitato nella serata di ieri mentre stava facendo rientro da una missione alla base di Trapani Birgi. Il ritrovamento è avvenuto nella zona di Locogrande, a pochi chilometri a nord di Marsala, dove l’aereo si è schiantato per cause ancora da accertare. Le ricerche, svolte con l’ausilio di palloni illuminanti, sono state condotte dai vigili del fuoco del nucleo Nbcr che hanno individuato, unitamente a un team dell’Aeronautica militare, i resti del caccia nell’alveo di un fiume. Sarà avviata nelle prossime ore da parte dell’Aeronautica militare un’inchiesta di sicurezza del volo. Anche la Procura di Trapani ha aperto un’inchiesta per disastro aviatorio.
Il pilota morto nell’impatto si chiamava Fabio Antonio Altruda, 33 anni, originario di Caserta: stava rientrando alla base da una missione di addestramento quando, per motivi da accertare, prima di avviarsi all’atterraggio è precipitato al suolo. L’impatto, dal quale non risultano danni ad altre persone o cose, è avvenuto in una zona agricola a circa due miglia a sudest della base aerea siciliana. Il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Luca Goretti, a nome dell’intera Forza armata, si stringe in un profondo segno di vicinanza e cordoglio. Altruda era entrato in Aeronautica militare con il corso regolare Ibis 5/o dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli nel 2007. Pilota ‘combat ready’ su velivolo Eurofighter, in forza al 37esimo Stormo di Trapani dal marzo del 2021, aveva all’attivo centinaia di ore di volo, molte delle quali effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali in attività di air policing Nato.