CATANIA – Sono stati finanziati, con 2,1 milioni di euro di fondi del Pnrr tutti e sei i progetti presentati dal Comune di Catania per interventi di recupero su beni confiscati alla mafia. Un intervento, denominato “Da supermercato della mafia a supermercato sociale: riqualificazione dell’immobile confiscato sito in via Anapo”, dal valore di 885mila euro è previsto nei pressi del lungomare e punta a recuperare un grande immobile confiscato alle cosche mafiose nel quartiere Picanello. Il locale di circa 650 metri quadrati, assegnato negli anni scorsi al Comune di Catania, diventerà un luogo dove le famiglie che vivono condizioni di disagio economico e sociale e gli organismi di terzo settore che intendono impegnarsi in azioni inclusive nella città dall’altro, possano incontrarsi e scambiarsi beni e servizi senza alcuna spesa. Altro progetto è quello di uno spazio culturale polifunzionale in un appartamento e una sottostante bottega di via Castello Ursino sottratti a Cosa Nostra. L’info point sarà dedicato a promuovere l’offerta culturale della città . A Vaccarizzo, il Comune ha previsto che sorga un centro educativo per minorenni all’interno di una villetta in prossimità del mare. Un’area a verde e uno spazio giochi, sono stati pensati per il quartiere San Giorgio su un terreno e un immobile in contrada Telegrafo vecchio: due porzioni di terreno confiscato alle famiglie mafiose del quartiere con la sistemazione di un lotto di terreno assegnato al Comune di Catania nel 2015 e attualmente utilizzato in parte come discarica abusiva di rifiuti e in parte come parcheggio. Un Ufficio e uno “Sportello Beni Confiscati” del Comune di Catania sono previsti in via Monte Sant’Agata con la riqualificazione di un appartamento confiscato a un prestanome di boss. Il sesto intervento riguarda la riqualificazione di una bottega in viale Castagnola, a Librino, per la realizzazione di uno spazio aggregativo di prossimità per minorenni nel quartiere
Beni confiscati alla mafia, sei progetti per Catania
Finanziati oltre 2 milioni di euro di fondi del Pnrr. L'elenco