L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Ryanair, Wizz Air, EasyJet e Ita per stabilire se abbiano distorto la concorrenza aumentando i prezzi dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento tra le principali città italiane (Roma, Bologna, Torino e Milano) e la Sicilia durante le festività natalizie. L’autorità ha deciso di dare seguito a un esposto presentato dal Codacons Sicilia il 13 dicembre, ritenendo che le eventuali distorsioni dei prezzi “risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell’attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d’acquisto delle famiglie”.
Secondo la notizia dell’apertura dell’istruttoria, diffusa dal Codacons, il faro dell’Antitrust riguarderebbe in particolare i voli di classe “economy” sulle rotte definite dalle coppie di origine-destinazione alle cui estremità vi siano, da un lato, Palermo o Catania e, dall’altro, una delle seguenti città del Centro o Nord Italia: Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (comprensivo di Malpensa, Linate e Orio al Serio), Torino e Bologna”. Le società oggetto dell’istruttoria, rileva l’associazione dei consumatori, sono le principali compagnie aeree che offrono servizi di trasporto aereo nazionale verso la Sicilia, con numero di frequenze operate che varia da tratta a tratta ma che, con riferimento alle tratte più rilevanti (quali la Milano/Palermo e la Milano/Catania e la Roma/Palermo, e la Roma/Catania), può arrivare complessivamente fino a 20 voli giornalieri per tratta.
La Regione Siciliana è stata tra i primi a denunciare il problema del “caro voli” da e per l’Isola. E su impulso del presidente Renato Schifani l’amministrazione regionale ha già presentato un esposto all’Antitrust che stamane ha aperto un’istruttoria. “La situazione determinatasi contro i siciliani – dice il governatore – è sotto gli occhi di tutti e l’ho posta anche all’attenzione del Paese. Attendiamo fiduciosi”.
Arriva anche la nota della compagnia aerea EasyJet: “Siamo a conoscenza dell’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di alcune compagnie aeree operanti in Italia, tra cui EasyJet. Respingiamo fermamente queste contestazioni, confermando di aver sempre operato in conformità alle leggi e ai regolamenti in materia”. La compagnia spiega che “collaborerà in piena trasparenza con le autorità al fine di dimostrare di aver sempre agito in modo lecito nel rispetto delle regole della concorrenza e nel migliore interesse dei consumatori”.
Assoutenti commenta positivamente l’istruttoria aperta dall’Antitrust. In base a una indagine sul caro-voli realizzata nei giorni scorsi da Assoutenti, ricorda il presidente Furio Truzzi, il biglietto per la tratta Roma-Palermo (solo andata) arrivava a costare 370 euro con partenza il 21 dicembre, 254 euro se ci si imbarca il 23 dicembre, ma addirittura 511 euro se si partiva il 20 dicembre, praticamente più del volo Roma-New York che, nella stessa data, costava 459 euro. Per la tratta Roma-Catania con partenza il 23 dicembre, il biglietto partiva da un minimo di 338 euro. “La spesa per i biglietti aerei risulta questo Natale particolarmente elevata, e non solo a causa dei pesantissimi rincari delle tariffe del comparto salite su base annua dell’80% per i voli nazionali – sottolinea il presidente Furio Truzzi -. Pesa infatti il sospetto di speculazioni e fenomeni anticoncorrenziali che sfruttano le maggiori partenze dei cittadini durante le feste per aumentare i guadagni delle compagnie aeree. Per questo speriamo che l’istruttoria aperta dall’Antitrust possa fare chiarezza e punire qualsiasi pratica scorretta a danno degli utenti”.