I media ne parlano poco, ma la vicenda dei Twitter files assume proporzioni sempre più grandi. I documenti interni riservati del social network di San Francisco stanno rivelando i meccanismi di censura utilizzati per oscurare contenuti che, pur non violando la legge, vengono ritenuti poco allineati alla narrazione ufficiale. Per esempio nei casi in cui qualche esponente della scienza, anche autorevole, esprime un parere su argomenti come il Covid e la campagna vaccinale.
I files, che sarebbero stati rilasciati per volontà del nuovo proprietario Elon Musk, attesterebbero come Twitter abbia manipolato il dibattito secondo le direttive della Casa Bianca e dell’FBI, nascondendo opinioni pubblicate da riviste scientifiche o da medici in quanto non conformi ai piani vaccinali e alle strategie di contenimento del virus. Secondo chi ha visionato le e-mail interne, sia l’amministrazione Trump sia quella di Biden hanno sollecitato direttamente i dirigenti di Twitter affinché intervenissero in tal senso.
Le manipolazioni riguardano i temi più importanti della politica internazionale, ma anche vicende di cronaca statunitense come l’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, rispetto alle quali il social doveva orientare l’opinione pubblica. “Twitter ha agito come una sorta di filiale dell’Fbi”, afferma il giornalista David Zweig dopo aver esaminato i files nella sede di Twitter.