E’ forse uno dei pochi luoghi in tutta Italia dove non è stato possibile celebrare la Messa di Natale. A Ginostra, il minuscolo borgo dell’isola di Stromboli raggiungibile solo via mare, le poche decine di residenti che ogni anno si radunano per assistere alla celebrazione quest’anno sono rimasti nelle loro case dove si respira un’aria di tristezza.
A distanza di venti giorni dalla nuova esplosione del vulcano, che ha provocato un distacco della Sciara del fuoco e un piccolo maremoto con allarme tsunami nelle Eolie, il paesino è ancora parzialmente ricoperto di sabbia e metà della borgata è transennata per via delle frane del costone su cui si poggia il villaggio stesso, i cui lavori stentano a partire. Anche la chiesa al momento è inagibile e transennata per i lavori di ristrutturazione in corso.
“Ci auguriamo – afferma Mario Lo Schiavo, 80 anni, storico portavoce dei residenti – che il 2023 possa essere per noi l’anno della rinascita e che si proceda finalmente alla messa in sicurezza del nostro amato borgo attraverso tutte quelle opere, in particolare il consolidamento del costone su cui poggia il villaggio e l’approdo, opere che se pur finanziate e appaltate stentano a partire”.