SIRACUSA – Bufera sull’Ispettorato territoriale del lavoro) di Siracusa. Indagini della polizia giudiziaria hanno portato alla luce fatti di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio a opera di dirigenti e funzionari i quali, in cambio di utilità di varia natura, avrebbero condizionato la pianificazione o l’esito delle attività ispettive in favore di diversi soggetti economici.
La guardia di finanza di Siracusa, su disposizione della Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza emessa dal gip: il direttore dell’ispettorato, Michelangelo Trebastoni, 60 anni, e una persona di fiducia, di 54 anni, che fungeva da intermediario tra l’ispettorato e le aziende sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre due imprenditori operanti nel settore della vigilanza privata e il consulente del lavoro che hanno assicurato l’assunzione del personale segnalato dal dirigente dell’ispettorato sono stati destinatari delle misure interdittive della durata di un anno (un divieto di esercitare la professione di consulente del lavoro e due divieti di esercitare uffici direttivi presso persone giuridiche e imprese).
Le indagini hanno svelato l’esistenza di un consolidato circuito corruttivo alimentato da solidi legami di amicizia che univano corrotti e corruttori. In particolare, nel corso di un controllo in materia contributiva e previdenziale nei confronti di un istituto di vigilanza privata – inizialmente eseguito in forma congiunta a personale dell’Inps – i funzionari dell’Ispettorato Territoriale, su disposizione del loro direttore, omettevano di contestare i rilievi emersi, ricevendo in cambio, da parte del rappresentante legale della società oggetto dell’ispezione con la compiacenza del proprio consulente del lavoro, l’assunzione di un soggetto segnalato dallo stesso direttore dell’Itl. L’Inps, proseguendo l’attività ispettiva, ha elevato sanzioni pari a circa 80.000 euro per violazioni di carattere amministrativo.
Ricostruita una fitta rete di contatti mirata a sfruttare l’influenza derivante dalla posizione dominante del direttore dell’ispettorato di Siracusa per favorire svariate situazioni inerenti ai suoi interessi personali o a quelli di persone a lui vicine. Il dirigente infatti, abusando del proprio incarico e dei suoi poteri, ha convocato più volte negli uffici dell’ispettorato un socio di una nota scuola di lingue estere per ottenere un trattamento di favore e un’assistenza dedicata in vista dell’iscrizione del figlio a un corso di inglese. Non avendo ricevuto un feedback positivo da parte dell’imprenditore, il direttore ha disposto nei giorni successivi l’avvio di un’ispezione.
In un’altra occasione, a essere convocati con urgenza presso la direzione dell’ispettorato sono stati i titolari di un negozio di ottica; agli stessi è stata ventilata l’ipotesi di accertamenti sulla loro società con l’individuazione di sicure anomalie, scongiurate grazie all’intervento del direttore il quale, in cambio, ha ottenuto la promessa di un trattamento di favore per l’acquisto di occhiali da vista.
L’alto dirigente, inoltre, nel corso di alcuni incontri con i responsabili di numerosi supermercati della Sicilia sud-orientale ha prospettato alle controparti la pianificazione di controlli in modo da condizionarne l’esito senza l’irrogazione di sanzioni amministrative, ottenendo in cambio l’assunzione di persone da lui segnalate in diversi punti vendita.