I medici e i dirigenti sanitari (biologi, farmacisti, fisici, psicologi e chimici) spesso non conoscono il proprio contratto di lavoro. E’ un dato sorprendente ma reale che conferma lo scarso interesse amministrativo dimostrato dai professionisti della salute dipendenti da aziende sanitarie e ospedaliere a fronte di un costante e intenso aggiornamento scientifico e delle linee guida della propria disciplina. E’ uno dei motivi che ha indotto un esperto del settore delle politiche del personale e delle relazioni sindacali in ambito sanitario come Giovanni Annino a scrivere un testo dal titolo esplicito “Il rapporto di lavoro della dirigenza medica e sanitaria”.
Il libro è stato presentato all’hotel Nettuno davanti a un’ampia platea di addetti ai lavori (direttori generali, direttori sanitari e amministrativi, capidipartimento, primari e dirigenti medici e delle altre professioni sanitarie di area non medica). Ha introdotto l’autore e su alcuni aspetti specifici delle oltre 400 pagine distribuite in 16 capitoli, compresa un’appendice, sono intervenuti Giuseppe Ettore, direttore del Dipartimento materno infantile dell’Arnas Garibaldi e il presidente nazionale del sindacato di categoria Cimo-Fesmed, Guido Quici, collegato da remoto.
“Stiamo lavorando al rinnovo di questo contratto – ha anticipato Quici – mentre vorremmo che non si parlasse solo degli adeguamenti economici ma soprattutto del miglioramento della qualità e della sicurezza sul lavoro”. “Abbiamo tutti necessità di saper bene interpretare il nostro contratto di lavoro – ha aggiunto Ettore – senza contare le numerose criticità legate alle responsabilità e alle sanzioni disciplinari”. E’ stato poi lo stesso Annino, 44 anni di attività, in atto direttore amministrativo di una delle due Arnas siciliane, l’altra è il Civico di Palermo, a sintetizzare il contenuto del libro.
“Ho cercato di fornire un insieme organico di spunti di riflessione e di chiavi di lettura per la corretta applicazione dei diversi istituti regolati dal contratto nazionale firmato nel dicembre 2019 e tuttora vigente – ha spiegato -. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione del lettore uno strumento agile e di ausilio per chi si trova e si troverà ad applicare gli stessi istituti in ambiti aziendali diversificati fornendo utili elementi per la contestualizzazione delle relative tematiche”. Annino, forte della sua esperienza con duplice ruolo di negoziatore di parte pubblica e attuatore di tutti gli istituti contrattuali attinenti alla organizzazione del lavoro, alla formazione e allo sviluppo delle risorse umane di un’azienda sanitaria, ha quindi risposto agli interventi non programmati del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Rosario Pizzino, del direttore generale del Garibaldi, Fabrizio De Nicola, del capo dipartimento di Scienze radiologiche, Antonio Scavone, del segretario generale Cisl Medici, Biagio Papotto, del segretario generale dei farmacisti ospedalieri Sinafo, Antonio Castorina e del presidente regionale Cimo Fesmed, Riccardo Spampinato. Con tutti ha condiviso la preoccupazione che il dirigente sanitario si trovi di frequente a non conoscere come è regolamentato il proprio rapporto di dipendenza fino al punto da non sapere, come accaduto in aziende dell’Isola, che il proprio contratto non è stato ancora rinnovato.