“Il Comitato tecnico scientifico, presieduto da Aurelio Angelini ora dimissionario, ha paralizzato la Sicilia”. Non le manda a dire il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, nella conferenza stampa di fine anno e nell’intervista ai microfoni di Antenna Sicilia e Telecolor. “Ho incontrato tutte le categorie critiche col Cts, ho incontrato tanti Fondi d’investimento che mi hanno detto che non vengono in Sicilia proprio per i problemi burocratici – ha aggiunto -. Stiamo lavorando per semplificare il decreto di Cordaro, lo faremo con un atto amministrativo, staremo attenti all’ambiente ma saremo rigorosi”.
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Il governo, ha spiegato Schifani, ha deciso di non impugnare il giudizio della Corte dei conti che ha sospeso la parifica del rendiconto 2020 della Regione siciliana. L’impugnativa era stata portata in giunta, stamani, dall’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone. “Il tema è risolto per cessata materia, nel senso che la vicenda è stata esaminata in chiave normativa”, ha detto Schifani riferendosi alla norma nella manovra di bilancio nazionale che ha confermato la spalmatura in dieci anni del disavanzo, contestata dai giudici contabili. “Non riteniamo di ingaggiare il contenzioso”, ha aggiunto il governatore.
Per quanto riguarda il caro voli, “ci stiamo battendo per l’arrivo di un terzo vettore: siamo a buon punto, stiamo lavorando. Mi chiedo però come mai tutti i terzi vettori Palermo-Roma sono fuggiti, qualcosa ci sarà stato”. Infine la manovra: “C’era la volontà di realizzarla entro l’anno, ma ai miracoli ci dobbiamo ancora attrezzate. Questo governo si è insediato ai primi di novembre, ho apprezzato il tentativo dell’assessore all’Economia Marco Falcone, però entro il 31 gennaio l’obiettivo è avere la manovra”.