SCIACCA (AGRIGENTO) – Sono state presentate le prime denunce per lesioni colpose (al momento si tratta di querele contro ignoti) da parte di alcune delle 8 famiglie dei bambini coinvolti nell’incidente di lunedì scorso a Sciacca, quando un pulmino parcheggiato in discesa nei pressi dell’istituto Amato Vetrano ha investito una scolaresca della Mariano Rossi che stava assistendo a una manifestazione all’aperto. Nove in tutto i feriti, tra di loro anche una maestra.
Vicenda questa su cui anche la Procura ha aperto un’indagine. Sono 2 al momento i bambini tuttora ricoverati in ospedale. Sono i casi più gravi, e riguardano alunni che hanno subito conseguenze dal punto di vista traumatologico, con danni a ossa e legamenti. Una scolara, ferita al ginocchio, è stata già sottoposta a un primo intervento di ortopedia chirurgico pediatrica, mentre un altro bambino ha subito una frattura ischio pubica, e un’altra ancora una frattura al femore. Inoltre a una bambina di 9 anni sono stati praticati 20 punti di sutura alla gamba.
Escoriazioni varie ed ematomi sono state curate dai sanitari dell’area di emergenza nei confronti di altri 5 alunni che sono stati dimessi. Tra le persone ferite anche un’insegnante la quale, accortasi del pulmino senza conducente che stava investendo la scolaresca, si è letteralmente immolata facendo da scudo umano agli altri bambini, nel tentativo di limitare il più possibile i danni, rimanendo ferita a sua volta ad una spalla.