CATANIA – In tempi di “magra” anche il mercato degli stupefacenti va incontro alle esigenze dei consumatori, ma solo per i clienti affezionati. E’ stata denominata, non a caso, “3×2” l’operazione dei carabinieri effettuata nelle province di Catania, Messina, Palermo, Enna, Cosenza e Benevento. Duecento i militari impegnati nell’operazione che ha visto coinvolte 26 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
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Il nome del blitz deriva da una particolare strategia messa in atto dal gruppo criminale che, per aumentare i volumi di vendita, inviava sui cellulari dei clienti abituali, delle vere e proprie “offerte promozionali 3×2”, pubblicizzando la possibilità di acquistare tre dosi al costo di due. “Attenzione… di nuovo in campo da oggi con effetto immediato super promozione…!3×2 enormi…riceve le telefonate… il numero è questo…”. E’ l’sms inviato il 25 maggio del 2020 ai clienti catanesi da esponenti del gruppo di spacciatori di eroina a conduzione familiare.
Il giudice ha disposto la custodia in carcere per nove indagati e l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per altri cinque, mentre altre 12 persone sono state denunciate. Il gruppo si muoveva a Catania, Misterbianco, Adrano, Mascalucia, San Giovanni La Punta e Piedimonte Etneo. Al vertice del gruppo, secondo gli investigatori, c’era il nucleo familiare riconducibile ad Antonio Mannino, all’epoca detenuto agli arresti domiciliari, il quale attraverso i suoi due figli Domenico e Salvatore avrebbe gestito il traffico illecito servendosi di molteplici sodali, ognuno avente una specifica area geografica di competenza.
“Un aspetto singolare – osserva il gip Stefano Montoneri nell’ordinanza – è costituito dal metodo imprenditoriale scelto dal gruppo. La vendita di eroina agli acquirenti del proprio entourage criminale è preceduta da un’attività di sponsorizzazione. Vengono utilizzati degli sms dal contenuto promozionale: 3×2, ovvero tre dosi di stupefacenti al prezzo di due. Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di accertare l’invio simultaneo di messaggi indirizzati a tutti gli acquirenti registrati nella rubrica telefonica dei telefoni utilizzati per lo spaccio, con sim intestate a cittadini extracomunitari”. Il gip sottolinea inoltre “l’utilizzo di un linguaggio interno al gruppo, idoneo a rendere impermeabile il contenuto delle conversazioni; il ricorso a espressioni convenzionali e frasi in codice per l’indicazione dei riferimenti geografici e temporali”.
Dall’indagine è emerso un articolato sistema di gestione del traffico di stupefacenti, i cui proventi illeciti, stimati in diverse migliaia di euro (circa 3.000 euro al giorno), venivano reinvestiti nel mercato della droga o utilizzati per il mantenimento dei vertici dell’associazione e dei pusher, remunerati con una sorta di stipendio fisso, più una “commissione” in base al quantitativo di droga smerciata.
Elenco degli indagati destinatari della misura cautelare della custodia in carcere:
1) ARENA Giuseppe, nato a Biancavilla il 01.10.1973;
2) CARDILLO Vincenzo, nato a Biancavilla il 21.09.1978;
3) DI GIOVANNI Gaetano, nato a Caltanissetta il 05.08.1975;
4) FERRERA Natale, nato a Catania il 21.06.1985;
5) GIUSTOLISI Riccardo, nato a Catania il 05.09.1962;
6) LONGO Antonino, nato ad Adrano il 09.05.1981;
7) MAIDA Antonino, nato a Catania il 12.03.1959;
8) PAGANO Angelo, nato a Catania il 28.08.1976;
9) SANTANGELO Pietro, nato a Biancavilla il 28.06.1976
Gli indagati destinatari della misura dell’obbligo di dimora nel comune indicato e di presentazione giornaliera alla polizia
giudiziaria:
10) FERRERA Francesca, nata a Catania il 02.04.1987;
11) PAGANO Giovanni, nato a Catania il 13.03.1978;
12) PATANE’ Leonardo Alessandro, nato a Catania il 04.03.1976;
13) PLUMARI Mariastella, nata a Catania il 14.07.1984;
14) SORRENTINO Giuseppe, nato a Catania il 12.07.1991.