Scontri e violenze sul campo di calcio durante la gara allievi regionali under 17 tra Sporting Termini e Fincantieri, che si è giocata al comunale di Campofelice di Roccella, nel Palemitano. “È stato qualcosa di vergognoso, indecoroso e sgradevole quanto successo”, scrivono i responsabili della squadra giovanile di Termini in un post sui social. Due espulsioni nella squadra di Fincantieri hanno scatenato l’aggressione dei giocatori e di una trentina di persone. “I ragazzi dello Sporting Termini sono stati aggrediti con pugni, calci e pestati con violenza inaudita inspiegabile”, aggiungono i dirigenti.
I dirigenti dello Sporting Termini scrivono di “ragazzi che sembravano animali impazziti” e “in tutto ciò anche l’invasione di campo da parte dei genitori che hanno inveito e strattonato anche l’arbitro che aveva sospeso la partita. Una sola definizione: vergogna”. “In un attimo e in pochi secondi il putiferio – proseguono – una cosa che non si può spiegare, visto anche che la squadra era pure in vantaggio 1 a 0”. Gli animi si sarebbero calmati dopo una ventina di minuti e solo dopo l’intervento di due pattuglie dei carabinieri, con i giocatori dello Sporting che hanno potuto raggiungere lo spogliatoio. La dirigenza segnala “atti di vandalismo e violenza anche nello spogliatoio ospite, dove è stato sradicato un rubinetto”.
“Ferma condanna a questi episodi di violenza che non fanno parte della nostra cultura calcistica soprattutto quando si parla di giovani. Abbiamo refertato i giocatori che hanno subito danni fisici – sottolineano i dirigenti dello Sporting Termini -. Come società, e qualche genitore personalmente, stiamo pensando di adire le vie legali. Danni fisici ma anche morali. Adesso aspettiamo con fiducia il referto arbitrale e le decisioni della giustizia sportiva. Questo non è calcio ma anti-calcio. Speriamo sia stato solo un episodio. Il calcio giovanile ha perso di nuovo”.