PALERMO – I medici sono riusciti a salvare due della dita della mano al ragazzo di 12 anni che ieri, a Carini, ha raccolto un petardo per strada, una “cipolla”, che è esploso poco dopo. “Abbiamo eseguito un intervento delicatissimo – spiega Adriana Cordova primario di Chirurgia plastica del Policlinico di Palermo dove c’è un centro specializzato per la ricostruzione della mano – l’arto era devastato dall’esplosione. Siamo riusciti a ricostruire e salvare il pollice e il mignolo. Le altre dita sono compromesse. L’indice è stato amputato, mentre il medio e l’anulare abbiamo dovuto asportate qualche falange. La situazione è ancora sotto osservazione perché i tessuti sono stati danneggiati dall’esplosione. Il paziente è stato molto coraggioso e molto forte ha collaborato con sorprendente carattere. Peccato che ancora oggi a causa dei botti di fine anno succedano gravi episodi che segnano per sempre la vita dei giovani”. Il ragazzo è assistito da un’equipe di psicologi. Sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Carini.
Botti, salvate due dita al ragazzo di Carini
Palermo. Il primario di Chirurgia plastica del Policlinico: "L'arto era devastato"