CATANIA – Trentanove anni fa moriva a Catania il giornalista Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia in un agguato. L’amministrazione comunale di Catania ha deposto un omaggio floreale (piuttosto striminzito) sul luogo del delitto, in via dello Stadio, “per ricordare il sacrificio di un uomo che con una lunga azione di denuncia del malaffare, attraverso i suoi scritti, le sue opere teatrali e il suo esempio di vita, seppe lottare la mafia e le sue infiltrazioni nella società e nelle istituzioni, diventando un modello di coraggio e rigore morale per diverse generazioni di catanesi e siciliani”.
Per il segretario di Assostampa Catania, Filippo Romeo, “le iniziative pubbliche in ricordo di Pippo Fava dimostrano come la città non abbia dimenticato il suo sacrificio. Per chi crede nella vera lotta alla mafia si tratta di momenti, il presidio nel luogo dell’omicidio e gli incontri aperti alla città, dal profondo significativo. I principi di Fava, e di tutti quelli che hanno dato la propria vita per difendere la legalità e si sono battuti contro la criminalità organizzata, continueranno a vivere fino a quando si farà memoria del loro impegno civile. La strada tracciata dal giornalista ucciso dalla mafia, oggi più che mai, resta un modello per tanti colleghi che, tra querele temerarie e minacce, continuano a raccontare la Sicilia più difficile”.