Una gara senza regole e fuori da ogni schema, come la ‘San Silvestro a mare’ quest’anno ha raggiunto un grande obiettivo sociale: promuovere la donazione del sangue. La tradizionale gara di nuoto, ritornata dopo lo stop per il Covid, ha aperto le porte alla solidarietà e in particolare alla neonata associazione ‘Amici del Garibaldi’ che, approfittando del folto gruppo di giovani presenti per un tuffo nelle acque del golfo di Ognina, ha promosso la cultura della donazione con i propri volontari. Sono stati effettuati solo dei prelievi di idoneità alla donazione che il servizio trasfusionale del Garibaldi ha analizzato già nel pomeriggio ma, come sottolineato dal presidente degli ‘amici’, Giuseppe Zuccarello, direttore sanitario emerito, “l’importante è che in qualunque modo si parli di donazione visto che a Catania esiste una carenza notevole”.
Zuccarello ha aggiunto che “è un imperativo della sua associazione reclutare nuovi donatori e non chi dona già in altri gruppi di volontariato”. Il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Catania, Igo La Mantia, che è anche vice presidente della Nuoto Catania, ha voluto, tra i primi, testimoniare il messaggio degli ‘Amici del Garibaldi’ sottoponendosi al prelievo di idoneità. Anche Giusi Malato, pluriscudettata pallanotista dell’Orizzonte, oggi allenatrice della squadra Under 16 della Nuoto Catania, ha aderito ai test di idoneità. Solidarietà e condivisione al progetto dell’associazione sono stati manifestati anche al vice-presidente degli ‘Amici’, Nino Pavone, primario emerito di Neurologia, dal presidente della Nuoto Catania, Mario Torrisi, dal presidente di Federnuoto Sicilia, Sergio Parisi, e dal presidente del Circolo Canottieri Jonica, Vittorio Balestrazzi, con il delegato sport, Antonio Tarro.