LAMPEDUSA – Un uomo, una donna e un neonato di circa un anno sono stati recuperati, dopo un naufragio registratosi a 38 miglia dalla costa di Lampedusa, dalle motovedette della guardia costiera. Rianimato un altro neonato che è stato salvato appena in tempo. Sono 34 i migranti salvati dai militari della guardia costiera che arrivati al molo Favarolo dove la macchina dei soccorsi è schierata.
La Procura di Agrigento, con l’aggiunto Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo d’inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. Tutti i superstiti, come sempre avviene in casi di questo genere, verranno ascoltati per provare a ricostruire cosa sia accaduto durante il viaggio e come e perché le tre vittime siano finite in mare e annegate. Si cercherà anche di identificare gli scafisti.
“Siamo in una guerra che molti ignorano o fanno finta di ignorare. Serve una legge speciale per Lampedusa che aiuti concretamente a gestire questo fenomeno che ha ricadute sulla gestione del territorio, e quindi sull’amministrazione comunale – ha detto il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino -. Serve una task force pronta a occuparsi di tutti gli aspetti connessi ai soccorsi e alla macchina dell’accoglienza: il ministro Piantedosi venga di persona, venga a vedere”.
“Spero che il governo Meloni si ravvedi e nel milleproroghe conceda al nostro Comune gli aiuti promessi. Con questi ritmi, con questi numeri da capogiro anche in pieno inverno, non so – ha sottolineato Mannino – fino a quando riusciremo a fronteggiare tutto ciò. Il ministro dell’Interno venga a Lampedusa e stia almeno 24 ore con me. Forse così si renderà conto dell’enormità del problema e proporrà al governo Meloni delle soluzioni serie e concrete”. Appena ieri mattina, nelle acque antistanti Cala Uccello, è stato recuperato il cadavere di un immigrato che è stato poi portato alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.