Battesimo ufficiale per il “Progetto OUI – Ovunque da qui”, l’azione di orientamento per studenti di 33 istituti superiori della Sicilia orientale promossa dall’Università di Catania, sostenuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr M4.C1) e finanziata dall’Unione europea NextGenerationEU. Grazie a questa iniziativa, nei prossimi giorni saranno complessivamente avviati 271 corsi di orientamento da 15 ore ciascuno, destinati a oltre 5 mila studenti delle terze, quarte e quinte classi degli istituti aderenti.
Il primo incontro si è tenuto lunedì pomeriggio nell’aula magna del liceo statale Boggio Lera di Catania, alla presenza del rettore Francesco Priolo, del dirigente scolastico Donato Biuso, della prorettrice Francesca Longo e della referente del progetto Maria Violetta Brundo. Le prossime scuole a ospitare gli incontri saranno il liceo scientifico Galilei di Catania (10 gennaio), l’Iis Michele Amari di Giarre (13 gennaio), l’It Archimede di Catania (16 gennaio), il liceo ginnasio statale Cutelli e Salanitro di Catania (18 gennaio), il liceo Regina Elena di Acireale (1° febbraio), l’istituto De Felice Giuffrida-Olivetti di Catania (8 febbraio), l’Iis Benedetto Radice di Bronte (10 febbraio) e il liceo statale Leonardo di Giarre (13 febbraio).
I corsi – promossi con il coordinamento dell’Ufficio Orientamento dell’Area per la Comunicazione di Unict – coinvolgeranno i docenti delle scuole e dell’ateneo e hanno l’obiettivo di consolidare le competenze spendibili nel mondo universitario e del lavoro e di integrare le attività già previste nell’ambito dei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”. Essi comprendono una prima parte generale, comune per tutti gli studenti, e una seconda parte più laboratoriale, con esperienze di didattica disciplinare attiva e partecipativa orientata al metodo scientifico (ambiti economico giuridico e politico sociale, umanistico, medico e sanitario, scientifico e tecnico-scientifico), da svolgere nelle scuole o nelle strutture di didattica, di ricerca e di servizio di Unict. Saranno infine attivati anche tre ambiti interdisciplinari sul potenziamento delle competenze di base per l’accesso alla formazione universitaria; sulla conoscenza del patrimonio artistico, culturale e ambientale e alla relativa sperimentazione in ambito tecnologico, organizzativo e gestionale; e sull’espressività, la comunicazione e le arti performative.
“Noi dobbiamo cercare di stimolare i giovani alla responsabilità verso il futuro – ha affermato il rettore Priolo rivolgendosi ai numerosi studenti presenti -. Dobbiamo aiutarvi a comprendere le vostre capacità e a scegliere la strada giusta per realizzare i vostri sogni e questo percorso deve passare dall’università. Nel nostro Paese abbiamo soltanto il 27% di laureati fra i 30 e i 34 anni, mentre la media europea è il 40%, ed è un gap che va assolutamente colmato. Ecco perché è una scelta che richiede la giusta concentrazione e gli strumenti più idonei e questi corsi sono un’opportunità da vivere in maniera attiva, mettendo sul piatto i vostri obiettivi e le vostre qualità”.
“Gli abbandoni scolastici e universitari sono sempre un fallimento per gli studenti e uno spreco di risorse per la comunità – ha aggiunto il dirigente scolastico Biuso, ringraziando l’ateneo per il progetto di supporto alla transizione attiva dalla scuola all’università -. Ecco perché crediamo fortemente che le iniziative di orientamento siano non soltanto proficue ma realmente strategiche”. “Il passaggio che vi attende è cruciale, non è banale e non è scontato – ha concluso la prorettrice Longo – ma siamo qui per aiutarvi a viverlo senza ansia, affinché possiate essere consapevoli di ciò che l’università vi può offrire e indirizzare i vostri studi verso ciò che vi attrae”.