E’ la Sicilia orientale, ma sembra la Val Padana, con la nebbia avvolgente della ‘lupa di mare’. E’ un fenomeno che si origina quando “una massa d’aria calda e umida scorre su una superficie marina caratterizzata da temperature fredde”. Ed è una nebbia così fitta da costringere l’aeroporto di Catania a dirottare otto voli in arrivo in altri due scali: cinque a Comiso e tre a Palermo.
E il cambio della sede di atterraggio crea inevitabili ritardi anche nelle partenze. I voli dirottati a Comiso sono quelli della Ryanair provenienti da Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Napoli e Verona. A Palermo sono atterrati gli aeri diretti a Catania che erano decollati da Bergamo (Ryanair), da Napoli (easyJet) e da Colonia (Euroswing). I dati emergono dal tabellone online del sito della Sac, la società che gestisce l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini.
Situazione ancora più vistosa a Siracusa, che si è risvegliata stamane avvolta nella nebbia. Un’atmosfera surreale con i principali monumenti della città come il santuario della Madonna delle lacrime e la cattedrale che a stento si intravedevano. Quasi coperto anche il centro storico di Ortigia.
Due diportisti si sono ritrovati nel mezzo dell’imponente foschia, che ha provocato loro una perdita del senso dell’orientamento e di conseguenza la possibilità di navigare. Sono stati loro stessi a fare una segnalazione telefonica alla capitaneria di porto. Una motovedetta li ha ritrovati.