CATANIA – Via libera a due interventi di riqualificazione nel centro storico di Catania. La Regione siciliana ha affidato i lavori per la realizzazione della piazza nell’area dell’ex ospedale Santa Marta. Il dipartimento regionale tecnico, tramite il Genio civile etneo, ha aggiudicato in via definitiva l’appalto delle opere alla ditta Polis Group Srl per l’importo di 862.409 euro, con un ribasso del 31,872% sulla base d’asta fissata in un milione e 252 mila euro.
“A breve – sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – potrà dunque essere firmato il contratto con l’impresa per dare il via al cantiere e riqualificare l’area in cui è stato demolito il manufatto del presidio sanitario, liberando la villa settecentesca di scuola vaccariniana che dovrà successivamente ospitare la sede della Soprintendenza etnea ai Beni culturali e ambientali”. La procedura di gara per realizzare il progetto di riqualificazione urbana, predisposto dall’architetto Giuseppe Scannella, era stata avviata a novembre del 2022. I lavori dovranno essere completati in 350 giorni dall’avvio del cantiere.
Via libera anche alla gara d’appalto per il Museo dell’Etna che nascerà nel padiglione San Marco dell’ex ospedale dismesso Vittorio Emanuele. Il dipartimento regionale tecnico, ancora attraverso il Genio civile di Catania, ha avviato la procedura per la pubblicazione del bando per la realizzazione della sede museale. L’importo dei lavori a base d’asta ammonta a poco più di 14 milioni di euro, oltre Iva. Si tratta di somme del bilancio regionale stanziate dal precedente governo. La procedura sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
“Andiamo avanti con il progetto, avviato da chi ci ha preceduto, per restituire nuova vita a spazi di competenza della Regione – afferma il governatore Renato Schifani -. Il nuovo Museo dell’Etna permetterà di riutilizzare parte del complesso ospedaliero non più in funzione da quando è stato aperto il nuovo ospedale San Marco. Le altre strutture dello storico plesso sono state affidate all’Università e all’Accademia di Belle Arti, tramite apposite convenzioni, per divenire sedi didattiche e residenze universitarie”.