Nove vittorie consecutive, record stagionale eguagliato e tredici successi di fila al Massimino su tredici partite giocate. Il Catania schiacciasassi prosegue la sua corsa, ancora con diciassette punti di vantaggio sul Locri, e aggiorna i calcoli dei tifosi per la matematica promozione quando mancano nove partite alla fine e ventisette punti da assegnare. La vittoria contro il Paternò è più difficile di quanto non dica il 2-0 finale perché la squadra di Campanella ingabbia il Catania nel primo tempo, mentre il gruppo di Ferraro abbassa i ritmi dopo un avvio positivo, soprattutto sulla destra con Chiarella che ha una buona occasione ma Mittica è bravo.
Il Paternò però prende le misure e va vicino al vantaggio con Piciollo. L’attaccante schierato alle spalle di Ankovic lascia partire una bellissima conclusione che colpisce la traversa. Brivido per i 15.500 tifosi presenti allo stadio e Catania che per vari minuti lascia la gestione della partita nelle mani dei ragazzi di Campanella. Rizzo commette fallo a pochi centimetri dalla linea dell’area di rigore. L’arbitro concede giustamente la punizione dal limite. La ripresa comincia ancora sotto il segno del Paternò. Ankovic pesca Asero che costringe Bethers alla parata. Boccia sventa la minaccia.
Poi comincia la girandola dei cambi e la partita prende un’altra piega quando entrano Palermo, Sarno e Russotto. I primi due costruiscono il gol del vantaggio della squadra di Ferraro. Punizione di Sarno e Palermo d’istinto si inserisce e colpisce: 1-0 per il Catania accolto con soddisfazione, ma anche sollievo, dalla panchina. La partita si mette in discesa. Ed è ancora Palermo a colpire. Russotto si incunea sulla sinistra, crossa e trova un altro nuovo entrato: Jefferson. Al tiro dell’attaccante risponde un ottimo Mittica che respinge, ma sul pallone piomba Palermo che ribadisce in rete.
Arrivano anche le proteste del Paternò per un presunto tocco di mano del giocatore del Catania. Il replay non chiarisce definitivamente l’accaduto, di certo c’è il movimento di Palermo che sposta il braccio destro e va a colpire il pallone: non è chiaro se con la spalla o, forse più probabilmente, proprio con il braccio. L’arbitro concede il gol, la partita si chiude anche se l’ultimo atto è rappresentato dall’infortunio di Sarno che esce in barella. Problemi al ginocchio sinistro per lui ed entità da valutare, anche se il tecnico del Catania a fine partita parla di situazione meno grave di quella che si pensasse. Proprio Ferraro continua a dire di non guardare la classifica. Lo fanno i tifosi per lui. Manca poco al ritorno fra i professionisti.
CATANIA-PATERNO’ 2-0
Catania (4-3-3): Bethers, Rapisarda, Castellini, Lorenzini, Boccia, Rizzo, Lodi (5’ st Palermo), Vitale, Chiarella (9’ st An.Russotto), Sarao (22’ st Jefferson), De Luca (17’ st Sarno, 32’ st Forchignone). A disposizione: Groaz, Di Grazia, Baldassar, Giovinco. Allenatore: Ferraro.
Paternò (4-3-3): Mittica, Dama, Guarnera, Bontempo, De Vivo (26’ st Dadone), D’Amore, Cozza, Piciollo, Asero, Ankovic, Aquino (30’ st Fichera). A disposizione: Coriolano, Messina, Diakhate, Morasca, Saverino, Dembele, Santapaola. Allenatore: Campanella.
Arbitro: Cristiano Ursini (Pescara).
Reti: st 15’ Palermo, 24’ Palermo.
Note. Ammoniti: Castellini, Asero, Piciollo. Angoli: 4-6. Recupero: pt 1’; st 5’.