SANTA TERESA DI RIVA (MESSINA) – I cittadini denunciano episodi di spaccio e i carabinieri avviano le indagini che hanno portato a otto arresti. Il blitz è scattato a Santa Teresa di Riva, nel Messinese, dove i militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Messina, su richiesta della Procura della città dello Stretto, nei confronti di nove indagati. Quattro sono stati portati in carcere, altri quattro posti agli arresti domiciliari e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e cessione di stupefacenti. Secondo l’accusa, il gruppo si occupava dello spaccio nel territorio compreso tra Furci Siculo e Santa Teresa di Riva, in particolare di cocaina e crack.[fvplayer id=”514″]
L’operazione è stata denominata “Cotto e crudo”, per le parole utilizzate nelle comunicazioni tra gli indagati per indicare il tipo di droga, che veniva acquistata a Messina. Il gruppo, hanno ricostruito i carabinieri, aveva una base logistica nell’appartamento del capo del sodalizio. Da lì, contesta la Procura di Messina, partiva uno smercio incessante e quotidiano delle sostanze stupefacenti da parte dei pusher, In molte occasioni, le dosi sarebbero state lanciate direttamente dalle finestre dell’appartamento e ricevute ‘al volo’ dagli spacciatori, che le avrebbero poi cedute agli acquirenti. Durante le indagini i carabinieri avevano già proceduto all’arresto in flagranza di reato di sei persone per spaccio di sostanze stupefacenti, alla denuncia di altre due e alla segnalazione di sette giovani alla prefettura di Messina come assuntori di droghe.