La gravidanza e il parto costituiscono una delle esperienze più intense e complesse per una donna perché coinvolgono sia dimensioni fisiche sia psichiche e tengono insieme aspetti del presente, del passato e del futuro. In alcune donne, il periodo della gravidanza è vissuto come un momento di difficoltà caratterizzato da ansia per il proprio corpo, per il feto, per il parto e per il futuro rapporto con il bambino. Queste donne sono a forte rischio di presentare scompensi psicopatologici che si ripercuotono sia sullo sviluppo psicologico sia somatico del bambino. Ecco perché un corso di accompagnamento alla nascita diventa fondamentale perché ha lo scopo di considerare il processo di maternità in tutti i suoi aspetti, fisici e psichici.
Nel nostro Paese sono pochi gli studi su questi temi la cui conoscenza, al contrario, è fondamentale per una migliore organizzazione, copertura ed efficacia proprio di tali corsi. Agli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo prende il via un nuovo corso di accompagnamento alla nascita. Negli intenti un’offerta assistenziale innovativa che punti fortemente al sostegno alla genitorialità e si caratterizzi, oltre che per l’interazione in presenza (sospesa nel periodo pandemico), per l’organizzazione multidisciplinare e, in particolare, per una connotazione fortemente sociale e preventiva. La gravidanza coinvolge in modo massivo l’emisfero emozionale della donna e della coppia e impegna a gestire cambiamenti importanti di vita. I corsi di accompagnamento alla nascita sono strumenti di salute pubblica perché favoriscono le condizioni adatte per compiere scelte consapevoli e responsabili da parte dei futuri genitori. Le evidenze scientifiche, del resto, dimostrano come l’accesso ad essi sia in grado di ridurre anche alcune complicanze che riguardano il travaglio, il parto e il puerperio. E’ dimostrato che le donne che frequentano i corsi di accompagnamento alla nascita presentano maggiori benefici in diversi ambiti rispetto alle gestanti che scelgono di non frequentarne.
La stessa Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda la partecipazione agli incontri di accompagnamento alla nascita per rendere il parto un’esperienza emotivamente positiva. “E’ importante – spiega Antonella Treppiedi (nella foto da sinistra con Ilaria Dilena, direttore medico dei presidi), referente del corso e ostetrica dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia diretta da Gaspare Cucinella – fornire informazioni scientifiche qualificate e necessarie per sfatare dubbi e paure e rendere quanto più possibile consapevoli le coppie sui temi di gravidanza, allattamento e ciò che vi ruota intorno, ma soprattutto per offrire punti saldi di riferimento al processo di rimodellamento degli assetti di coppia, determinato dal profondo cambiamento nella relazione con l’altro e con sé stessi, imposto dalla necessità di abbracciare la dimensione della genitorialità, con le responsabilità connesse. I corsi rappresentano, dunque, anche uno spazio sociale, in cui poter vivere ed elaborare le informazioni ricevute per poter dare significato alle esperienze dei futuri genitori”.
Gli incontri di accompagnamento alla nascita (che sono consigliati a partire dalla ventottesima settimana di gestazione) prevedono una parte teorica e una pratica e sono così calendarizzati: in totale vengono programmati 9 incontri (8 antecedenti la nascita e 1 postumo) e per ognuno viene formato un gruppo massimo di 15 partecipanti. Il corso coinvolge diverse figure specialistiche, dall’ostetrica alla ginecologia, dalla neonatologia all’anestesia, alla professionista psicologa per assicurare un percorso assistenziale di accompagnamento alla nascita fortemente qualificato e volto a sviluppare fiducia e positività: elementi di importante supporto per una nascita fisiologica e un parto sicuro.