Via libera definitivo dell’Eurocamera all’accordo, raggiunto dall’Ue lo scorso novembre, sullo stop ai veicoli inquinanti (quindi a benzina e diesel) di nuova immatricolazione a partire dal 2035. L’ok definitivo della Plenaria è avvenuto con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti. Nelle prossime ore la Commissione europea presenterà la proposta di regolamento sui nuovi standard di emissione di CO2 per i mezzi pesanti: bus cittadini a zero emissioni dal 2030 e un taglio del 90% delle emissioni per le flotte degli altri mezzi pesanti nuovi al 2040, sono gli elementi principali salvo modifiche dell’ultima ora.
La delegazione di Forza Italia ha votato compatta per il no e anche Fratelli d’Italia e Lega si sono schierati contro l’approvazione “Decisione folle e sconcertante contro le industrie e i lavoratori italiani ed europei – afferma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini -, a tutto vantaggio delle imprese e degli interessi cinesi. Ideologia, ignoranza o malafede?”.
Di tutt’altro genere il commento di Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra: “Oggi il Parlamento europeo ha finalmente votato, grazie al contributo e al lavoro di noi Verdi Europei, per la riduzione delle emissioni di CO2 del 100% sia per le auto nuove che per i furgoni nuovi entro il 2035. Una giornata storica per il passaggio dell’industria automobilistica verso l’abbandono dei combustibili fossili. Ovviamente sia Fratelli d’Italia che la Lega hanno votato contro. Mentre tutta l’industria del mondo, a partire da quella europea, ha convertito o sta convertendo le proprie filiere industriali per il passaggio dal motore endotermico a quello elettrico, come al solito arrivano le forze della conservazione contro la modernità e l’innovazione, che dicono no a tutto. A causa della politica miope di questo Governo, tra qualche anno l’Italia sarà l’unico Paese industrializzato a non essere in grado di reggere la competizione con il mercato dell’industria automobilistica globale”.