PALERMO – Sfiorato lo scontro fisico al Consiglio comunale di Palermo tra Ugo Forello di Oso e Domenico Bonanno della Nuova Democrazia cristiana. Si sono insultati a vicenda a Sala delle Lapidi. Poi Il self control di entrambi ha evitato che venissero alle mani. La scena non è documentata dalle telecamere, che istituzionalmente raccontano i lavori di Sala delle Lapidi, perché la seduta è stata prontamente interrotta dal presidente Giulio Tantillo.
A innescare la miccia sono state le allusioni di Forello mentre stava intervenendo Bonanno. Il rappresentante della Nuova Dc stava esprimendo solidarietà ai duemila precari della sanità che da oggi non hanno un posto di lavoro per la scadenza dei contratti che erano stati avviati durante l’emergenza Covid. Per loro auspicava forme di stabilizzazione, seppure di competenza non comunale, riconoscendone il valore per aver fatto fronte all’epidemia. Per Forello la tesi avrebbe potuto prefigurare una pratica clientelare.
Nel suo precedente intervento l’esponente di Oso, pur riconoscendo il valore dei precari, sanitari e amministrativi, aveva sostenuto che la legge prevede che nella pubblica amministrazione si entri per concorso. “Le assunzioni vanno fatte in base ad una programmazione – ha detto Forello – non si può prima assumere e poi decidere che lavoro dare agli stabilizzati”. Di diverso approccio era stato l’intervento di Bonanno per il quale è necessario riconoscere il ruolo svolto dai precari Covid: “Si tratta di personale che è stato formato in un momento eccezionale anche grazie al sistema sanitario e sarebbe assurdo privarsene. Noi chiediamo la proroga dei contratti”, ha detto Bonanno.
Lo scontro è stato il prologo del caos che si è scatenato nell’aula dell’Ars. Mentre era in corso il dibattito sul destino dei precari Covid alcuni deputati hanno appreso dai messaggi ricevuti nei propri smartphone di una circolare che aveva appena inviato alle aziende sanitarie e ospedaliere l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, con la quale indicava la proroga fino al 31 marzo dei contratti del personale dell’Uca (unità di continuità assistenziale) e invitava le aziende sanitarie a procedere a una ricognizione interna del proprio fabbisogno per gli amministrativi. Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sospeso i lavori parlamentari e ha riunito i capigruppo.
Nel dicembre scorso il governo Schifani aveva deciso di prorogare per due mesi i contratti. Stamani un delegazione di questi lavoratori ha manifestato davanti a Palazzo dei Normanni. Durante la sospensione dei lavori parlamentari, il tema è stato affrontato dai capigruppo che hanno invitato il governo a riferire in aula. E’ stato quindi variato l’ordine del giorno, rinviato il dibattito sull’autonomia differenziata a martedì prossimo, per sentire l’esecutivo prima però ci dovrebbe essere un nuovo passaggio in conferenza dei capigruppo. A Palazzo dei Normanni è salita una delegazione di precari Covid, c’è molta attesa per le parole del governo.