PALERMO – È arrivata nel dipartimento di Ingegneria a Palermo, la presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen, accolta dal rettore Massimo Midiri, per prendere parte all’inaugurazione dell’anno accademico. Con lei il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ad accoglierli il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto Teresa Maria Cucinotta, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea siciliana Gaetano Galvagno, il rettore Massimo Midiri. Presente anche il ministro dell’Università Anna Maria Bernini. Nella sala diverse autorità istituzionali, civili, militari e religiose tra cui l’arcivescovo monsignor Corrado Lorefice e il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia.
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“Spesso è nell’ora più buia che troviamo la nostra forza interiore. È ciò che sta accadendo nella nostra Unione. Le prove di questi tre anni sono probabilmente le più difficili mai affrontate dall’Europa. Prima la pandemia e le sue ripercussioni economiche, poi la guerra e l’impennata del costo della vita. Ma queste crisi ci hanno insegnato qualcosa. Abbiamo imparato che i destini di noi europei sono intrecciati tra loro”, ha detto Ursula von der Leyen. “Quando ci siamo procurati i vaccini, abbiamo fatto in modo che fossero distribuiti contemporaneamente in tutta Europa, allo stesso prezzo – ha proseguito -. Quando abbiamo tracciato il nostro piano di ripresa, ci siamo concentrati soprattutto sulle regioni e sui settori che avevano più bisogno di sostegno. E quando la Russia ha chiuso i rubinetti del gas, rendendo le nostre bollette energetiche molto più costose, abbiamo risposto all’insegna della solidarietà europea, proteggendo le famiglie e le imprese più fragili. È questa l’Europa in cui credo. Un’unione che è sempre al fianco dei suoi cittadini. Ed è questa idea di Europa che oggi mi porta in Sicilia”.
“La Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa. Non solo quest’isola ha sole e vento in abbondanza: ha anche una solida base industriale nel settore delle tecnologie pulite. La Sicilia è cruciale per la transizione energetica anche per un altro motivo. A poche miglia dalle vostre coste c’è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia pulita: l’Africa”, ha detto ancora von der Leyen. “È arrivato il momento di un nuovo pivot strategico dell’Europa verso il Mediterraneo. All’inizio di questo mese, proprio qui in Sicilia è iniziata la costruzione della più grande gigafactory solare europea, che produrrà una nuova generazione di pannelli solari. Il nostro piano europeo per la ripresa, NextGenerationEU, contribuisce a finanziarla. Perché sappiamo che l’energia pulita è il futuro. E questo futuro si realizza qui, in Sicilia”, ha spiegato von der Leyen.
La numero uno dell’esecutivo Ue ha poi sottolineato le potenzialità dell’Africa nell’energia pulita. “L’Europa deve guardare alla sponda meridionale del Mediterraneo e la Sicilia rappresenta un ponte naturale. Dall’inizio della guerra l’Italia ha compiuto sforzi ammirevoli insieme ai partner africani per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico. Anche l’Unione sta instaurando nuovi collegamenti con l’Africa attraverso il piano d’investimenti della strategia Global Gateway, finanziando ad esempio un nuovo elettrodotto sottomarino fra Sicilia e Tunisia”, ha detto.
“La Sicilia è sempre stata il crocevia del Mediterraneo. Un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. Ma so che talvolta, nella vostra vita quotidiana, vi sentite lontani dal cuore dell’Europa. Oggi sono qui per dirvi che la Sicilia è al centro dell’Europa. La Sicilia è al centro del progetto europeo. Più che mai”, ha aggiunto.
“Per citare Goethe, ‘è in Sicilia che si trova la chiave di tutto’. Queste parole sono vere ancor oggi. Perché questa bella isola è assolutamente cruciale per affrontare alcune delle tematiche più importanti del nostro tempo. Prima di tutto la transizione verso l’energia pulita. In secondo luogo, la migrazione. In terzo luogo, la creazione di un’economia al servizio della prossima generazione europea”, ha sottolineato. “La Sicilia è un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. È la patria di menti brillanti, da Luigi Pirandello a Luca Parmitano. Questo patrimonio unico di cui è ricca la Sicilia ha reso Palermo una capitale europea della cultura, dell’arte e della scienza. Oggi finalmente capisco le parole del mio compatriota Goethe, che ha scritto: “Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo”.
“Almeno il 40% del piano dell’Italia è destinato al Meridione. Grazie a questi investimenti e riforme, la Sicilia può diventare un paese per giovani. La vostra regione vanta talenti incredibili. È ben al di sopra della media europea in termini di qualità delle pubblicazioni scientifiche, a dispetto di investimenti in ricerca e sviluppo molto inferiori alla media”, ha spiegato Von der Leyen. “Uno dei vostri progetti mi sta particolarmente a cuore. State puntando molto sulla sanità, con il primo Centro italiano di ricerca sulla ‘digital health prevention’. È un’ottima notizia non solo per i giovani e i futuri medici, ma per tutti i siciliani. NextGenerationEU sta investendo anche in un nuovo stabilimento di produzione di chip nei pressi di Catania, il primo del suo genere in Europa. Oltre a produrre processori che attualmente siamo costretti a importare da lontano, creerà anche 700 posti di lavoro altamente qualificati, come quelli per cui state studiando”, ha spiegato von der Leyen.
“Piersanti Mattarella era convinto che l’Italia e l’Europa avessero la responsabilità di aiutare il Mezzogiorno a trasformarsi, ma ha anche detto, e cito: ‘Nessun progresso può attecchire e durare manovrato dall’alto, senza mettere in moto le energie nascoste e senza il loro entusiasmo’. È questo a darmi fiducia: voi, i giovani siciliani, il vostro entusiasmo. Il vostro talento e la vostra passione. Siete l’energia nascosta di quest’isola e la sua bellezza più profonda. Siete voi a renderla ‘Sicilia bedda’”. “Viva la Sicilia, viva l’Europa”, ha concluso in italiano la numero uno dell’esecutivo europeo.
Alla fine della cerimonia la presidente della commissione Ue si è intrattenuta per circa un quarto d’ora con un gruppo di studenti. La presidente poi raggiungerà il capo dello Stato Sergio Mattarella a villa Pajno per una colazione di lavoro.