CASTELBUONO (PALERMO) – “Il mio ricordo di Gianni Minà è molto bello e ricco sul piano culturale e umano. Ho avuto la fortuna di dargli la cittadinanza onoraria di Castelbuono nel 2009 e di andare a trovarlo nella sua casa, semplice e piena di ricordi, come tutti sottolineano in queste ore”. Il sindaco di Castelbuono Mario Cicero, primo cittadino anche nel periodo tra il 2009 e il 2017, ricorda quando conferì la cittadinanza onoraria a Minà per le origini madonite del nonno paterno del giornalista, morto ieri sera a Roma. “Parlava con i potenti – ha aggiunto Cicero – ma aveva la semplicità di un uomo che sa vivere, proprio come uno di noi. Era sempre disponibile ad ascoltare e condividere processi culturali e sociali. Castelbuono porta con sé il bellissimo ricordo di questo suo figlio indiretto di cui siamo fieri”.
Minà aveva 84 anni, oltre sessanta dei quali spesi in una carriera giornalistica sempre fuori dal coro. Celebre per le interviste ai grandi personaggi dell’attualità, della politica, della musica, dello spettacolo e dello sport – la più famosa quella di sedici ore a Fidel Castro nel 1987 -, si è spento nella clinica Villa del Rosario dopo una breve malattia cardiaca. “Mi hanno sempre attratto persone capaci di andare controcorrente, anche a costo dell’isolamento, della solitudine – si raccontava lui -. Persone capaci di raccontare storie, di mostrare visioni altre. E inevitabilmente hanno acceso la mia curiosità, perché, come diceva il mio amico Eduardo Galeano, capace di raccontare la storia dell’America Latina attraverso racconti ironici e apparentemente non importanti, fatti di cronaca, ‘il cammino si fa andando’, non sai mai dove queste storie ti possano portare. E’ il bello della vita, tutto sommato”.