Anticipo di festa doveva essere e così è stato. Merito di un rigore di Lodi alla fine del recupero, dopo una partita bloccata, difficile, in cui l’arbitro ha commesso errori ai danni del Catania. E invece al fischio finale tutti a festeggiare, compreso il presidente Pelligra che salta con la squadra e fa il giro di campo con i giocatori. E’ una delle immagini che resteranno in attesa di domenica prossima quando scatterà la festa della città, dei tifosi, del pubblico rossazzurro, oltre che della squadra e della società. Già, perché con il successo del Paternò sul Locri il Catania allunga sul +20, raggiunge l’undicesima vittoria di fila, la quattordicesima al Massimino, e adesso attende solo l’apoteosi della partita con il Canicattì.
Quella del Massimino con il Cittanova non è stata facile. La squadra di Fanello rischiava di diventare l’unica a non aver mai perso col Catania, dopo lo 0-0 dell’andata. Il 4-4-1-1 del tecnico imbriglia i rossazzurri che ritrovano Bethers, Lodi e De Luca e rilanciano Forchignone. Nel primo tempo è bravo anche il portiere calabrese Bruno che sventa su colpo di testa di Sarao e poco dopo la mezz’ora anticipa Forchignone ben lanciato da Lodi. Dopo un altro intervento del numero 1 ospite su Castellini, diventa protagonista in negativo la terna arbitrale che annulla inspiegabilmente per fuorigioco un gol di De Luca su assist di Sarao.
A inizio ripresa è ancora Di Loreto di Terni a non vedere bene quando non giudica falloso l’intervento ai danni di Russotto che meritava il rigore. Nel frattempo Ferraro effettua la solita girandola di cambi. Proprio due dei nuovi entrati, Jefferson e Giovinco hanno le occasioni migliori ma non riescono a sbloccare l’incontro. Per questo serve il rigore di Lodi, il vero uomo della storia rossazzurra di questi anni. Aveva aperto la stagione col gol di Ragusa alla prima giornata, l’ha quasi chiusa con la rete su rigore col Cittanova. Aprendo definitivamente la strada alla festa finale.