CATANIA – Due ladri seriali sono stati arrestati dai carabinieri di Giarre per furto e ricettazione. Sono Marco Giovanni Biamonte, di 27 anni, e Carmelo Musumeci, di 29. Nell’inchiesta, coordinata dalla Procura etnea, in cui ci sono complessivamente otto indagati, sono contestati otto furti commessi in 5 case private, due istituti scolastici e uno studio medico.
Secondo l’accusa agivano con una metodologia operativa consolidata, che prevedeva un preliminare sopralluogo e la successiva disattivazione degli impianti antifurto e dei sistemi di videosorveglianza, divelti o resi inefficienti. Per la Procura di Catania è “emblematico il caso dello studio medico, in cui la coppia di ladri, grazie a un complice in possesso delle chiavi d’accesso, sottratte alla propria madre, addetta alle pulizie proprio in quel centro, sarebbe riuscita a entrare più volte indisturbata, sottraendo il solo denaro custodito, per complessivi 1.000 euro, e cercando in questo modo di far ricadere la responsabilità degli ammanchi alla figlia del titolare”.
I due arrestati, ricostruisce l’accusa, “si sono anche derubati tra loro” visto che “in almeno due furti in abitazioni private Baiamonte avrebbe ‘truffato’ Musumeci nascondendogli 200 euro che aveva trovato, tenendo i soldi per sé”. I carabinieri sarebbero infine riusciti a documentare anche i canali della ricettazione dei furti : un giarrese di 48 anni e due ripostesi di 65 e 38 anni. Quest’ultimo, commerciante d’informatica, avrebbe da loro ricevuto e rivenduto sul mercato nero i computer portatili rubati nel novembre del 2021 all’istituto Pantano-Olivetti di Riposto e nel febbraio del 2022 al liceo classico Michele Amari di Giarre. Nelle due scuole dalla aule didattiche furono rubati 11 computer portatili e due telefoni.