L’arcivescovo, l’ex prefetto, le vecchie e le nuove generazioni. E’ stato presentato da Luigi Renna “Un cantiere per Catania. Organizzare insieme la speranza”, documento redatto da un gruppo di laici cattolici, adulti e giovani, dell’arcidiocesi etnea, in collaborazione con l’Ufficio diocesano problemi sociali e lavoro, in vista delle prossime elezioni amministrative. Accanto all’arcivescovo c’erano don Piero Sapienza, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro; Claudio Sammartino, ex prefetto di Catania, e Mariachiara Papa, animatrice del progetto Policoro.
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“Le priorità del nostro Cantiere – ha detto Renna – sono quelle di rendere i giovani protagonisti del loro futuro qui, anziché assistere passivamente alla loro fuga verso il Nord o verso l’estero, e favorire una piena integrazione, dentro uno sviluppo armonico, fra le diverse zone della città. Non vogliamo che Catania resti ancora in testa alla classifica italiana per la dispersione scolastica e per la devianza minorile. Vogliamo che recuperi la sua creatività, la speranza nel futuro, il coraggio di un impegno per il bene comune. Ci battiamo perché la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa e politica di Catania sia reale, consapevole e fattiva”.
Il documento ricorda che anche per papa Francesco “la politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose di carità, perché cerca il bene comune. Proprio per questo l’assenteismo, la delega in bianco, il rifugio nel privato non sono leciti a nessuno. Vogliamo un’amministrazione comunale più avanzata e innovativa, aperta alla collaborazione e al contributo dei propri cittadini. In altri termini vogliamo una amministrazione condivisa”.
Il Cantiere ammonisce: “Occorre fare un’alleanza fra i quartieri, per non essere preda di coloro che vendono promesse che non realizzeranno mai perché fa loro comodo avere persone che non conoscono i loro diritti. Occorrono politici che sappiano studiare i mali di Catania e le loro soluzioni, che siano liberi da vincoli che li appiattiscono non sul presente, ma sul peggiore passato. Con questa consapevolezza vogliamo vivere le prossime elezioni amministrative e condividere con quanti lo vorranno il Cantiere per Catania”.
Renna ha sottolineato che “la Chiesa scende in campo con il suo pastore e con i suoi collaboratori per annunziare un Vangelo che illumina e orienta la vita sociale, non per costituire un partito. Scende in campo tenendo fisso lo sguardo sulla carità che per i cristiani è la più grande delle virtù e si declina come carità sociale e politica. Per questo sono con voi. Perché la Chiesa ha da presentare una missione nella quale prende corpo una progettualità a cui ogni partito e movimento, se avrà la bontà di ascoltare, potrà attingere”. Renna ha inoltre esortato ad “andare tutti a votare” e si è rivolto agli elettori “perché si chiedano quale Catania desiderano e a quali valori vogliono sua ispirato il suo futuro”.